domenica 23 ottobre 2011

Trekfiction 00002 - Un orgasmo di troppo

Quando vide la counselor Deanna Troy tirar fuori la lingua, la dottoressa Beverly Crusher aprì una valvola per far entrare una potente benzodiazepina in una vena del braccio destro del Capitano James Tiberius Kirk, che stava prosternato su un letto.

In pochi secondi il capitano si accasciò sedato, la dottoressa Crusher tolse le mani della counselor Troy dai visi del Capitano Kirk e del Signor Spock - le dita della Crusher toccavano proprio i punti giusti per una fusione mentale, e con un bisturi al laser incise la parte del corpo tra l'ano ed il coccige di Kirk, in modo da estrarre il pene di Spock dal corpo di quest'ultimo senza lacerarlo.

Il pene dei vulcaniani riempie completamente la cavità del corpo in cui entra - cosa che fa supporre che ci sia una lontana parentela tra loro ed i mutaforma del quadrante Gamma - e quello di Spock non faceva eccezione: via via che Beverly Crusher lo estraeva, si vedeva che era diventato un calco di tutte le anse dell'intestino crasso di Kirk; ed alla stupita Deanna Troy che non riusciva a togliere gli occhi di dosso da quello spettacolo, Spock precisò che:

"La prima volta che l'ho fatto con Chekov, gli ho provocato un attacco di appendicite, perché ho turato anche quella ..."

"Per fortuna al Capitano Kirk l'hanno tolta quand'era piccolo," osservò la dottoressa Crusher quando estrasse l'ultimo tratto di pene; dopodiché si rivolse a Deanna Troy dicendole:

"Bisogna ora lavare scrupolosamente il pene del signor Spock, altrimenti non si sgonfia, non torna alle dimensioni a riposo. Lo aiuti tu il signor Spock, mentre io ricucio il corpo del Capitano Kirk? Fra qualche minuto si sveglierà, e devo aver finito, altrimenti saranno dolori e complicazioni".

"Bisogna farlo nella vasca da bagno," disse Spock a Troy, la quale afferrò, fingendo un minimo di imbarazzo, la sua vulcaniana nerchia, e lo accompagnò nella stanza da bagno.

Spock volle scusarsi: "Nel nostro pianeta c'è una macchina apposita per questo lavoro, ma la DHL si rifiuta di trasportarla perché la considera un giocattolo erotico", ma la Troy, che aveva le pupille dilatate e brillanti, disse, "Non si preoccupi, sarà per me un piacere!"

In pochi minuti, chi con un apparecchio rigenerante, chi con uno spazzolino da denti imbevuto di detergente intimo, le due donne terminarono il lavoro, e quando Kirk si svegliò, Spock gli chiese come stava.

"Fa ancora un po' male. Comunque sono contento di averti salvato un'altra volta la vita."

"Grazie. Spero che Vulcano rinnovi l'alleanza con la Federazione prima del prossimo Pon Farr."

Beverly disse a Spock: "L'anestesia generale non è cosa da prendere alla leggera. Stia con il Capitano Kirk fino a domattina, e chiami se qualcosa non va."

"Certamente," ribatté Spock, ed aggiunse: "Ah, Counselor Troy, la prego di non avere orgasmi per dodici ore, altrimenti la fusione mentale può avere un effetto collaterale di cui noi vulcaniani non parliamo volentieri."

"Me ne ricorderò," rispose Troy mentre salutava Spock.

Uscite dall'appartamento di Kirk, Beverly disse a Troy, "Deanna, hai fatto i bagagli per la prossima missione dell'Enterprise D?"

"Sì, li ho teletrasportati a bordo dell'astronave mentre venivo qui."

"Visto che il mio appartamento è qui vicino, a portata di teletrasporto, che ne dici se dormi da me stanotte?"

"Mi risparmierebbe un'ora di metropolitana stasera ed un'altra ora domattina. Se non ti disturba, accetto."

Wesley Crusher era all'accademia, quindi Beverly e Deanna si trovarono sole nell'appartamento; Deanna aiutò Beverly a fare le valigie, e vide che aveva nascosto un vibratore in mezzo alla biancheria intima. Beverly le disse che ultimamente il Capitano Picard riusciva ad avere un'erezione valida soltanto se la vedeva prima godere, e per questo si era procurata il vibratore, anzi un'intera collezione.

Deanna volle vederla e disse che le sarebbe piaciuto prenderne uno in prestito - anche se non sapeva quale era il più adatto a lei, perché non aveva esperienza in materia.

"Dovresti provarne uno," osservò Beverly, "Ti do un preservativo per mettercelo dentro."

"Ma Spock ha detto ..."

"Giusto. Ci facciamo la doccia, e dopo ne provo uno o due davanti a te, così ti fai un'idea."

La cabina della doccia era abbastanza grande per due, ed il farsi la doccia insieme nude provocò un minimo di eccitazione ad entrambe; dopodiché Beverly Crusher si stese sul letto nuda, con Deanna Troy seduta nuda accanto a lei, che prendeva tutti i vibratori, li inseriva in un preservativo, e li dava all'amica perché li provasse.

Al terzo orgasmo la Crusher non era più in grado di prendere niente in mano, e di vibratori da provare ce n'erano ancora diciotto - la Troy dovette passarli personalmente sul corpo dell'amica e studiarne le reazioni.

Alla fine la Crusher era in uno stato in cui le avrebbero potuto amputare un braccio senza anestesia, mentre la Troy non era semplicemente bagnata, ma gocciolava come un freezer sbrinato.

La mano della Crusher colpì distrattamente il pube della Troy, provocando un'eccitazione parossistica, che indusse Deanna a sedersi sul pube di Beverly, tra le sue gambe, e ad iniziare i movimenti della "sforbiciata", ovvero a macinare il suo Monte di Venere contro quello dell'amica - a saperlo fare, non sprizzano scintille, ma grandi orgasmi.

Così infatti accadde, e le due amiche si addormentarono abbracciate insieme, mentre Troy sussurrava: "Prendo la conchiglia vibrante ..."

Il mattino dopo si svegliarono, si ricordarono che cosa avevano fatto, si misero ognuna il dito sulle labbra (pardon, sulla boccuccia) dell'altra promettendo di essere da allora in poi soltanto amiche, ad onta dell'aver goduto insieme del "piacere di nuvola e pioggia", e dopo un'altra doccia del tutto innocente, si vestirono e dissero, "Beam us up, Scotty!"

Una volta nel suo studio all'Enterprise D, la Crusher ricevette una convocazione dal Capitano Jean-Luc Picard, ed entrando nel quadrato ufficiali vide non solo Picard ed il Numero Uno Riker, ma anche Deanna Troy ed il Medico Olografico di Emergenza.

Picard andò subito al sodo: "Beverly, Deanna, le nostre congratulazioni perchè siete gravide!"

Mentre le due donne si guardavano sbalordite, il Medico Olografico di Emergenza aggiunse: "Da stanotte!"

"Com'è possibile?" chiese Beverly, "Non ho fatto l'amore con un uomo da una settimana!"

"Come fate a saperlo, Olografico?" chiese Deanna, ed il medico le rispose: "Esaminando i buffer del teletrasporto."

Riker intervenne: "Normalmente non abbiamo titolo per ingerirci nella vostra vita sessuale, ma stiamo per partire per una missione molto pericolosa, e tanto segreta che non ci hanno ancora comunicato tutti i dettagli - ed in questo caso l'ordine è di non portare con noi donne incinte."

"E per questo avevo messo a punto un programma che esaminasse i buffer del teletrasporto e capisse subito se la persona trasportata era gravida o meno," ribatté Beverly, "Ma ciononostante non capisco come avrei potuto rimanere incinta!"

Il Medico Olografico guardò Deanna Troy, e disse: "Se il Numero Uno ci lascia soli un momento ..."

Riker chiese: "Perché?"

"Ci vuole un Nulla Osta Sicurezza di grado superiore al suo, Riker, per sapere quello che devo dire al Capitano, ed alle due donne coinvolte."

Riker uscì ed il Medico Olografico chiese a Deanna: "Lei è betazoide?"

"Sì, anche se solo per metà."

"Basta anche esserlo per 1/256 per quello che sto per dirvi. Ha avuto per caso una fusione mentale con un vulcaniano tra le 18 di ieri sera e le 6 di stamattina?"

"Ehm ... sì! Dice che una donna può rimanere incinta a causa di una fusione mentale?"

"Non una donna qualsiasi: una betazoide."

"Ecco perché il Signor Spock le aveva detto di non avere orgasmi per 12 ore dopo la fusione!" commentò Beverly.

"Spock?" chiese Picard.

"Spock era nel Pon Farr," rispose Beverly, "E l'unica persona con cui fosse empaticamente legato qui sulla Terra era il Capitano Kirk. Ma per evitare che la congiunzione carnale squarciasse Kirk ci voleva un medico chirurgo, assistito da una counselor empatica come Deanna Troy che facesse cenno quand'era il momento di intervenire ..."

"Perché altrimenti loro due avrebbero dovuto congiungersi dentro una macchina per la Risonanza Magnetica - e senza arrivare all'orgasmo," osservò il Medico Olografico, "Non c'erano alternative, Dottoressa Crusher; ma ... chi ha procurato l'orgasmo fatale alla Counselor Troy?"

"Ce lo siamo procurate insieme," rispose Deanna, provocando un'espressione di stupore in Picard, mentre imperterrito il Medico Olografico chiese: "Non è che i vostri genitali sono entrati in contatto durante quell'orgasmo?"

"Sì," rispose Beverly, fino a quel momento ignara che questa fosse una manovra pericolosa.

"Ma la fusione, l'avete fatta soltanto con Spock od anche con Kirk?" chiese Picard dopo aver letto sulla sua tablet i medesimi articoli di medicina che aveva in mente il Medico Olografico.

"Con tutti e due," rispose Deanna, "Altrimenti non avrei potuto monitorare le condizioni di entrambi!"

"Questo spiega tutto," concluse il Medico Olografico, "Voi siete incinte di entrambi - Deanna ha concepito due embrioni al momento dell'orgasmo, ed uno di loro ha approfittato del momentaneo contatto genitale per avere un utero tutto per sé".

"Ma ... perché queste cose le sa lei, Olografico, e non Beverly?" chiese Deanna, e Picard rispose: "Perché i vulcaniani vogliono mantenere segrete molte informazioni su di sé che potrebbero renderli vulnerabili - e Beverly, così come Riker, non ha un Nulla Osta Sicurezza di grado sufficiente per conoscerle ..."

"... mentre un Medico Olografico di Emergenza, che può essere attivato in ogni situazione, deve avere per forza il Nulla Osta Sicurezza di massimo grado," concluse Beverly.

"Perché il sapere che una betazoide deve fare attenzione dopo una fusione mentale con un vulcaniano li può rendere vulnerabili?" chiese Deanna, e Picard rispose: "Una fusione mentale può essere anche subìta, non solo voluta, ed i vulcaniani non vogliono che le betazoidi li assalgano per aver figli da loro. Una volta lo facevano le romulane, finché i vulcaniani non riuscirono ad impedirglielo con l'ingegneria genetica; con le betazoidi non si è ancora trovato il modo, e per questo i vulcaniani preferiscono mantenere il segreto".

"E adesso che facciamo?" chiese Beverly, e Picard rispose: "Per il momento, vi teletrasporto a terra. Non potete seguirci. Ci faremo mandare dei sostituti."

Il Medico Olografico aggiunse: "La Clinica della Flotta Stellare può seguirvi durante la gravidanza. Vi prego di non parlare con nessuno oltre all'équipe medica addetta di come siete rimaste incinte."

"E se abortissimo?" chiese Deanna, ed il Medico Olografico, scuotendo la testa, rispose: "Non conosciamo il modo di abortire il mutaforma che viene concepito quando una betazoide ha un orgasmo dopo una fusione mentale di tipo vulcaniano. Ma state tranquille, nei casi finora noti questi mutaforma non danno fastidio, e nascono già adulti. Se non vorrete allevarli, essi vivranno senza portarvi rancore."

Beverly chiese a Deanna: "Non è che vuoi spiegare a Riker che cosa è successo? Mi pare che steste rimettendovi insieme."

Deanna rispose: "Non avrei avuto bisogno dei vibratori, in questo caso. Il Capitano Picard gli spiegherà quello che la disciplina militare gli consente di rivelargli."

"Faccio prima a chiedere per lui un Nulla Osta Sicurezza adeguato," rispose Picard, "Che del resto è indispensabile per la nostra missione. Quando lo avrà, ti farò sapere, e così gli spiegherai tutto quello che vorrai. Ora vi devo teletrasportare a terra, con i bagagli. Ciao."

Le due donne si trovarono teletrasportate nell'appartamento di Beverly; Deanna chiese: "Ed ora che facciamo?" e Beverly rispose: "Che domanda! Andiamo al comando della Flotta Stellare e ci facciamo imbarcare su un'altra nave. Non ci siamo mica arruolate per marcire a terra dietro una scrivania piena di scartoffie!"

Nell'atrio del comando videro il Signor Spock in abiti civili, con il bottino [sacca dell'equipaggiamento] sottobraccio.

"Signor Spock! Mi meraviglio di lei!" strillò la Dottoressa Crusher, ma Spock, dopo aver inarcato il sopracciglio, rispose pacato: "Prima di uscire ho affidato il Capitano Kirk alle abili mani del Dottor 'Bones' McCoy. Tutto sotto controllo."

"Ma ... Signor Spock, perché lei è in abiti civili?" chiese Deanna, e Spock rispose: "La crisi tra la Federazione e Vulcano si è aggravata, ed io sono stato improvvisamente congedato - devo restituire perfino il comunicatore. E se non facessi parte del corpo diplomatico, perché mio padre era ambasciatore, sarei stato richiamato su Vulcano. Piuttosto, voi, non dovreste essere a bordo dell'Enterprise D?"

"Purtroppo, non abbiamo seguito il suo saggio consiglio di ieri sera, e ci hanno lasciato a terra!" rispose Beverly, al che Spock rispose: "Non ripetete questo ad anima viva, per non compromettere la sicurezza dell'Enterprise!"

Beverly provò a sussurrargli: "Ora lei è papà, due volte. E' contento?"

Spock sussurrò ad entrambe: "Non posso parlare di una cosa così delicata in quest'atrio. Comunque, state tranquille, questi mutaforma non danno nemmeno la nausea durante la gravidanza, e nascono già adulti. Non perderete tempo ad allevarli - ed allora potremo parlare dei legami familiari tra noi vulcaniani, i mutaforma, e coloro che li hanno generati insieme con noi."

In quel mentre l'altoparlante chiamò un numero e Spock disse: "Scusatemi, devo andare. Lunga vita e prosperità".

"Amén," risposero Deanna e Beverly.

Quando venne il loro turno, dissero semplicemente che erano state estromesse dall'Enterprise D perché gravide dalla sera prima, e che cercavano un altro imbarco.

L'ufficiale disse loro: "Potete imbarcarvi già oggi pomeriggio? Abbiamo la nave che fa per voi".

Le due donne accettarono e si trovarono nel pomeriggio a bordo di un'astronave vulcaniana; fecero rapporto al Capitano Sha-ul, il quale spiegò loro: "Sapete che i rapporti tra noi vulcaniani e la Federazione stanno peggiorando a vista d'occhio ..."

"Gradiremmo che ci spiegaste perché," osservò Deanna, ed il capitano, dopo un guizzo d'ira negli occhi rapidamente contenuto, rispose: "La causa di questo è una controversia sulla proprietà intellettuale di alcune importanti scoperte - tanto importanti da giustificare l'astio che entrambe le parti stanno mostrando. Questo è quello che mi sento autorizzato a dirvi; aggiungo che il governo vulcaniano ha ordinato a tutti i suoi cittadini che si trovano nella Federazione (salvo il personale diplomatico) di rimpatriare, e la nostra è una delle navi incaricate di quella che vorrei che voi consideraste una missione umanitaria."

"Ok. Io sono un medico, la mia collega è un counselor. Portiamo una divisa, ma salvare vite è il nostro modo di rispettare la disciplina militare," rispose Beverly.

Il governo vulcaniano aveva scelto a bella posta un'astronave piuttosto lenta, per far durare il viaggio quaranta giorni, durante i quali Deanna avrebbe dovuto preparare i bambini, nati in maggioranza sulla Terra, e che di Vulcano avevano solo una vaga idea, ad ambientarsi nel pianeta dei loro genitori e nonni; mentre Beverly doveva procedere ad una campagna di vaccinazioni contro tutte le malattie di Vulcano assenti sulla Terra, e che potevano compromettere la salute di chi non aveva avuto occasione di sviluppare un'immunità naturale.

Il Capitano Sha-ul fu tanto impressionato dal lavoro delle due donne, che le lodò nel libro di bordo della nave. Quando però l'astronave entrò in orbita intorno a Vulcano, ed attraccò ad una stazione spaziale, il Comandante Da-wud di quest'ultima lesse quel libro, e chiese che Troy e Crusher venissero portate alla sua presenza.

Quando le vide davanti a sé, sfiorò i loro corpi con un tricorder, e disse: "Le due donne hanno ognuna in corpo un mutaforma vulcano-betazoide. Non possono tornare nella Federazione."

"Come sarebbe a dire?" chiese il Capitano Sha-ul, ed il Comandante Da-wud rispose: "Dovrebbe ricordarsi quello che dicono le nostre leggi: questi mutaforma devono essere portati su Vulcano, anche se non ancora nati, perché sia data loro una forma definitiva - ed un protocollo segreto del trattato di alleanza con la Federazione prevede appunto questo. Il trattato traballa, ma non è ancora stato denunciato."

"Cosa volete farci?" chiese Beverly, e Da-wud rispose: "Lo sapevo che il vostro encomiabile comportamento non poteva essere frutto della vostra anima terrestre: sono i mutaforma che avete in corpo che lo hanno positivamente influenzato."

"Signore, ignorate il mio compatriota. Non sa quello che dice," intervenne Sha-ul, provocando la piccata risposta di Da-wud: "E lei dimostra di essere un vulcaniano che torna al suo pianeta solo per il Pon Farr."

"Non ha risposto alla mia collega ed amica: che ci vuole fare?" insisté Deanna, e Da-wud rispose: "Vi terremo qui finché non avrete dato alla luce i vostri mutaforma. Non vi preoccupate, non hanno un sentimento filiale sviluppato, non vi rimpiangeranno."

"Siamo ufficiali della Flotta Stellare della Federazione! Non potete imprigionarci senza rischiare una guerra!" ribattè Beverly, ma Sha-ul osservò: "Da questo punto di vista il mio compatriota ha ragione: basterà una comunicazione burocratica alla Federazione per farvi considerare 'assenti giustificate' dal servizio. Nessuno vi chiederà indietro finché non avrete partorito."

"Preferite dormire insieme, o separate? Ma che domanda faccio?!? Se siete entrambe gravide, vuol dire che preferite dormire insieme!" disse Da-wud con un tono di scherno che stupirebbe chi dei vulcaniani conosce solo Spock, prima di affidare le due donne ad un'attendente femmina, che le portò al loro alloggio.

Quando furono sole, Beverly sbottò: "Non avevo mai incontrato un vulcaniano razzista!", e Deanna rispose: "E' un caso in cui l'educazione ha fallito il suo compito. Spero che i bambini che ho educato sulla nave diventino migliori di lui".

Improvvisamente entrambe le donne sentirono l'istinto di levarsi le mutande, salire sul letto ed accovacciarsi sul bordo - per dare alla luce senza apparente sforzo (anzi, con un intenso orgasmo) due neonati: Beverly un maschietto, Deanna una femminuccia.

I due bimbi non piansero, dissero semplicemente: "Mamma, sono qui. Prendimi in braccio!"

Le due donne, stupite, lo fecero; e mentre Deanna, dopo aver dato alla sua figlioletta un bacino sulla punta del naso, si aprì l'uniforme per allattarlo, Beverly chiese al suo maschietto: "Ma ... e la placenta?"

"Siamo dei mutaforma - l'abbiamo riassorbita tutta attraverso l'ombelico. Non ti preoccupare, non rischi un'emorragia."

"Avete anche scelto un nome?" chiese Deanna, e la sua femminuccia rispose: "Ahavah", mentre il maschietto di Beverly rispose: "Gibbor".

"Due nomi stereotipici," commentò Deanna: "'Ahavah' vuol dire 'amore' in ebraico, e 'Gibbor' vuol dire 'prode'".

"Non mi sottovalutare, mamma," protestò Ahavah, "Non sai ancora che cosa abbiamo pensato di fare."

"E cioè?" chiese Beverly, e Gibbor parlò anche a nome della sorella, che aveva afferrato il capezzolo di Deanna e cominciato a succhiare: "Semplicemente, non vogliamo assumere una forma definitiva, non vogliamo diventare come Da-wud. Dobbiamo lasciare Vulcano."

"E come?" chiese Beverly, ma vide che i due bambini erano beatamente intenti a succhiare il latte, e non insistette, anzi godette del piacere che provano tutte le madri quando allattano.

Quando furono sazi e fecero il ruttino, Ahavah spiegò a Deanna e Beverly: "Noi vorremmo evadere attraverso il condotto dell'aria condizionata, raggiungere la sala comandi, disattivare gli allarmi, aprire la serratura della vostra cella, e prepararvi un corridoio protetto per la prima astronave in grado di raggiungere la Federazione".

"Magari nella speranza che abbiano un dispositivo di occultamento pronto all'uso anziché sigillato e disattivato che ci permetta di arrivare a casa ad onta della flotta vulcaniana che ci inseguirà, vero?" chiese beffarda Deanna.

"Non guasterebbe," rispose Gibbor, e Beverly rispose: "Guardate che queste celle sono fatte per imprigionare anche i mutaforma come voi. L'attendente che ci ha portato qui ha infilato la punta di un ombrello nella bocchetta del condizionamento, e questa ha preso fuoco; e dopo averlo spento, ha infilato il manico piegato nel water, ed ha preso fuoco anche quello, sebbene fosse sotto l'acqua. Ci ha spiegato che la cella è circondata da un potente campo elettrico capace di folgorare anche i mutaforma."

"Quindi, l'unica possibilità di uscire è quella di stordire o corrompere la guardiana," osservò Ahavah, e Beverly fece una smorfia di disgusto: "Io so come corromperla, ma devo sfruttare la mia formazione medica per questo. Rischio di essere processata per perfidia, esattamente come chi camuffa un carro armato da ambulanza e lo manda a combattere."

"Forse c'è una scappatoia," suggerì Deanna, e Beverly chiese ad Ahavah e Gibbor: "Non è che se faccio una fusione mentale con voi, rimango incinta un'altra volta?"

Quella sera, la guardiana Bat-Sheba portò la cena a Deanna e Beverly; Beverly chiese a Bat-Sheba: "Da quanto tempo sei incinta?"

"Quattro mesi, ma non so se lo sono davvero."

Deanna si stupì parecchio: a guardarle la pancia, sembravano nove!

"Che intendi dire?" chiese Beverly

"Il medico sospetta che mio figlio non esista."

"Anche a noi terrestri può capitare questo tipo di gravidanza, ma dà sintomi assai meno evidenti."

"Che sintomi ho?"

"Ho già curato due vulcaniane mentre ero medico sull'Enterprise D, che soffrivano di mola invasiva, ed avevano un aspetto simile al tuo."

"Che cos'è la mola invasiva?"

"Lo zigote ha solo i cromosomi paterni, non materni, e perciò non si sviluppa un embrione; ma gli annessi fetali sì, ed aggrediscono il corpo della madre con grande voracità, trasformandosi a volte in un 'corionepitelioma', un tumore assai maligno che crea numerose metastasi. Se non ricorri ad un'aggressiva chemioterapia, sei spacciata!"

"A Vulcano non è possibile avere questo tipo di cure! La controversia con la Federazione riguarda anche la proprietà intellettuale di alcuni antitumorali!"

"Credo di poterti curare, ma devi spogliarti."

"Nuda?"

"Nuda."

Bat-Sheba si spogliò, mostrando alle due donne il suo magnifico seno ed un sederino che avrebbe fatto rimpiangere ad un gay di non essere lesbica, si stese supina sul letto, e Deanna la baciò sulla bocca, mentre Beverly sulle labbra vulvari.

Le due terrestri schiusero le labbra della vulcaniana, e fecero entrare nella bocca e nella vagina i loro due figli mutaforma, che si erano rannicchiati nelle faringi delle loro madri; Gibbor entrò nell'utero, e lo ripulì di ogni traccia di villi fetali; Ahavah entrò prima in un polmone e poi nell'altro, ripulendolo dalle metastasi; per soprammercato, fecero entrare nel circolo sanguigno di Bat-Sheba una parte della loro gelatina, trasformata in feroci Linfociti T, che in cinque minuti distrussero le cellule tumorali residue; ed infine tornarono nelle bocche delle loro madri.

"Posso vedere a chi devo la vita?" chiese Bat-Sheba, e Deanna e Beverly fecero uscire i loro figlioletti dalla bocca, dicendo loro: "Salutate la signora!"

Bat-Sheba, ancora nuda, si mise a sedere e provò ad abbracciarli; i bimbi si attaccarono ai capezzoli e si misero a succhiarli - ma Bat-Sheba era una vulcaniana, e commentò semplicemente: "Molto socievoli, oltreché bravi. Devono essere la soddisfazione delle loro mamme!"

"Altroché," dissero Deanna e Beverly, che poi fecero cenno ai bimbi di lasciare le tette di Bat-Sheba, la quale disse: "Lasciateli continuare! Quando vado a trovare i figli di mia sorella devo dare sempre loro le caramelle - questi sono gli unici bambini con cui me la cavo così a buon mercato!"

"Ma se non continui il giro, le altre guardie si insospettiranno! Già ci siamo fatte la fama di lesbicone per il modo in cui siamo rimaste incinte; se vedono te nuda, diventiamo la favola del Quadrante Beta."

"Purtroppo avete ragione; scusate, bambini, verrò presto a trovarvi e spero di potervi offrire del buon cibo. Mi avete trovata impreparata, ma rimedierò!"

Quando fu uscita Gibbor chiese alla mamma Beverly: "Pensi davvero che ci sarà grata?"

"Beh, era mio dovere salvare una vita; e se le avessi detto: 'Ti curo solo se ci fai evadere' mi sarei davvero resa rea di una violazione del diritto internazionale umanitario."

Qualche ora dopo, quando era rimasta accesa solo una fioca luce di ronda, rientrò Bat-Sheba nella cella di Deanna e Beverly; loro due erano profondamente addormentate, e si accorsero della guardia Ahavah e Gibbor, che la salutarono e le corsero incontro.

Bat-Sheba si aprì l'uniforme e diede il seno ora gonfio di latte ai due bimbi mutaforma dicendo loro: "Ora saziatevi, come vi ho promesso; poi svegliate delicatamente le vostre madri e dite loro di seguirmi. Ah, devo ringraziarvi, perché ho controllato: tutti i marcatori tumorali, compresa la BHCG, si sono azzerati."

Pur parlando a bassa voce, le sue parole svegliarono Deanna e Beverly, la quale commentò: "Allora lo sapevi di avere un cancro!"

"Lo sapeva mio marito - ma lui è klingon, e non sa quanto siamo forti noi vulcaniane. Tra parentesi, non è più mio marito - non doveva mentirmi così. Avrei preferito che i ferengi lo avessero pagato per riprenderlo mentre faceva del barebacking con i cardassiani!"

"Che facciamo adesso?" chiese Deanna; Bat-Sheba rispose, "Dopo aver addormentato i bimbi, possiamo andare verso l'hangar. C'è un'astronave romulana parcheggiata, io la so guidare, ed a giudicare da un residuo tachionico sulle sue estremità, ha un dispositivo di occultamento funzionante, che però il pilota ha l'accortezza di spegnere quando sa di essere nel raggio dei nostri sensori."

"E come mai, pur avendo rilevato quel residuo, non avete fatto a pezzi l'astronave?" chiese Deanna, e Bat-Sheba rispose: "Credo che l'astronave venga usata dalla Tal Shiar per fare dei favori ai servizi segreti vulcaniani."

"Questo ci imporrà di teletrasportarci a tutta velocità in qualche luogo mentre siamo in occultamento, e prima che gli inseguitori ci identifichino!", osservò Ahavah, che per l'occasione levò la bocca dalla tetta sinistra di Bat-Sheba.

"Caspita!" disse Bat-Sheba, "E' nata oggi e ragiona già come un generale a tre stelle!"

"Degna figlia del Capitano Kirk," osservò orgogliosa Deanna mentre si vestiva; quando i bimbi ebbero finito e si addormentarono, le loro mamme li preseno in braccio e li appoggiarono sulla spalla, mentre Bat-Sheba si rivestiva, ed uscì dalla cella prima di loro.

Curiosamente non trovarono nessuno davanti a loro mentre andavano verso l'hangar, ma ad un certo punto Gibbor, sempre appoggiato alla spalla della madre Beverly, si svegliò, allungò fulmineamente il braccio da mutaforma e stordì con la presa vulcaniana una guardia che li aveva visti e stava per dare l'allarme.

"Anche mio figlio è degno erede di Spock!", osservò Beverly, mentre Bat-Sheba apriva la porta dell'hangar per poi, col telecomando, trasportare tutti dentro l'astronave romulana.

Era il momento del cambio della guardia, gli uscenti e gli entranti badavano più alle scartoffie che ai movimenti nell'hangar, e così Bat-Sheba riuscì ad attivare i motori dell'astronave romulana, a farla uscire dall'hangar e ad occultarla prima di mandarla a curvatura 9,95.

"Ci rechiamo verso la Terra?" chiese Beverly, e Bat-Sheba rispose: "Troppo ovvio. Mio marito è inqualificabile, ma mia cognata avrebbe insegnato a governare alla vostra regina Elisabetta 1^! Rotta su Qo'nos!"

Come suggerito da Ahavah, l'astronave sfiorò in occultamento Qo'nos a tutta velocità, e teletrasportò i suoi occupanti nella casa di Dido, la cognata di Bat-Sheba; poiché però la mira a curvatura 9,98 non poteva essere molto precisa, anziché portarli in salotto li teleportò nella camera da letto.

Dido non era sola: stava girando un film interpretato da Kirk e Spock, in cui questa volta era Kirk l'attivo.

L'intento originale era che Kirk e Spock interpretassero se stessi, cioè due padri gay separati dai loro figlioletti che facevano appello alle autorità della Federazione e di Vulcano per poterli incontrare, ma quando videro materializzarsi davanti a loro Deanna, Beverly, Ahavah e Gibbor, nonché Bat-Sheba, smisero di recitare (forse sarebbe meglio dire "godere") e corsero ad abbracciarli senza neanche tirarsi su le mutande - insieme con Dido.

Dopo tutte le spiegazioni, Beverly chiese: "Ma perché siete venuti proprio qui?"

Spock rispose: “La Federazione aveva mandato Kirk qui su Qo’nos per il caso la situazione degenerasse, visto che Qo’nos è più vicino a Vulcano; io, per stargli vicino, ho chiesto di essere assegnato all’ambasciata vulcaniana a Qo’nos …”

Kirk aggiunse: “… e quando abbiamo saputo quello che vi era accaduto, la Tal Shiar dei romulani si è subito premurata di avvertirci che l’unica guardia della vostra prigione con una famiglia non vulcaniana, anzi, di un pianeta amico, era la cognata di Dido, e che era anche possibile …”

"Corromperla? Ci abbiamo già pensato noi. Certo che è incredibile che la salute di una donna malata di cancro la conoscessero tutti nella Galassia tranne lei!"

"Non c'è pericolo che i servizi segreti vulcaniani vi rintraccino?" chiese Dido; ma Gibbor, da buon mutaforma, fece spuntare dalle sue spalle 1024 braccia e disse: "Che provino a venirci a prendere! Li sistemo tutti con la presa vulcaniana!"

Tutti si misero a ridere, mentre la radio annunciava che finalmente la Federazione e Vulcano avevano stipulato un accordo, ed il comunicatore di Kirk ricevette un messaggio: un protocollo aggiuntivo perdonava tutti per l'evasione e concedeva ad Ahavah e Gibbor la cittadinanza vulcaniana, senza imporre loro di recarsi nel pianeta per venir privati della loro qualità di mutaforma.

Vulcano aveva i primi cittadini "queer".

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