lunedì 27 novembre 2017

Juno.00008.006 - Hera - 006


Debora osservò: "Yemoja, ho letto che nel candomblé (derivato brasiliano dell'Ilé Ifá, la tua religione), si seppelliscono placenta e cordone ombelicale di un bimbo sotto un albero di palma, per riconnetterlo agli antenati, ma che l'albero deve rimanere sconosciuto perché un mago non possa stregare il bambino".

Yemoja rispose: "È vero, ma chi ci crede può prendere delle contromisure magiche. Le placente trasformate sono molto selettive - nutrono solo il titolare ed i parenti più stretti. Quindi, occorre per forza sapere dov'è il proprio albero e qual è, se si vuole trarne nutrimento".

"Come viene eseguita la trasformazione?", chiese Hera, e Xiuhe rispose: "Il cordone ombelicale va tagliato prima che smetta di pulsare, e collegato ad una macchina che nutra la placenta attraverso le arterie e la vena ombelicali; compiuto il secondamento, ovvero, uscita anche la placenta dall'utero, si iniziano ad introdurre dei virus nella placenta che ne alterino il patrimonio genetico. Dopo due settimane, la placenta è in grado di vivere di fotosintesi ed essere piantata".

"Hmm ... consigliano di solito di aspettare che il cordone smetta di pulsare", disse Hera, "Perché la placenta nei suoi ultimi minuti restituisce sangue e ferro al bambino".

"Vero", rispose Xiuhe, "Ma sono cose che si possono fornire al bambino comunque - se invece aspettiamo che il cordone ombelicale smetta di pulsare, la placenta ce la troviamo morta ed inutilizzabile".

"Se questo è l'unico inconveniente", disse Hera, "Acconsento".

Gli ultimi mesi di gravidanza procedettero tranquilli, con Edna ed Ester che crescevano bene, ed alla 37^ settimana di gravidanza si procedette con il cesareo - Edna ed Ester non sarebbero riuscite ad uscire insieme per la vagina, e non si aveva quindi scelta.

Yemoja e Xiuhe, dopo aver avuto l'assenso di Hera, erano riuscite a compilare un protocollo di ricerca con tutti i crismi, a farlo approvare dal CNR, ed ad accordarsi con una clinica ostetrica di Sassari per eseguire il parto e la trasformazione della placenta.

L'intervento procedette bene (con anestesia epidurale), ma l'essere Edna ed Ester gemelle siamesi obbligava Hera a nutrirle insieme stando in posizione semisdraiata - e con un sostegno per evitare che premessero sull'addome ancora dolente per l'operazione.

Ma dopo due settimane fu possibile anche a lei assistere al trapianto della placenta trasformata delle due figlie nel campo nudista, accanto a quelle dei mici - secondo Yemoja e Xiuhe, la placenta era in perfette condizioni, ed entro due anni avrebbe potuto nutrire Edna ed Ester al posto della madre Hera.

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