domenica 26 novembre 2017

Juno.00008.003 - Hera - 003


Quando Juno tornò a casa, Rebecca le chiese: "Tutto a posto con il furgone?"

"Ehm ... sì", rispose Juno, tradendo un imbarazzo che Rebecca notò, e la indusse ad indagare: "Tua sorella ci ha provato di nuovo?"

"Ci è anche riuscita, questa volta", rispose Juno.

Rebecca si accasciò su una sedia, appoggiò le braccia al tavolo di cucina, si coprì gli occhi con le mani, e pianse.

"Guarda che non ho mica intenzione di lasciarti per mia sorella!", provò a dire Juno, ma Rebecca non smise di piangere, e le disse: "Lasciami sola. Va' a farti una passeggiata, fa' qualcosa, ma oggi non farti vedere da me".

"Porto a spasso Dina?", chiese Juno, e Rebecca rispose: "Deve fare i compiti. Lasciala stare".

Juno si rivestì (per tutta la famiglia era un'abitudine ormai vestirsi e svestirsi entrando ed uscendo di casa - esattamente come i tessili si mettono e tolgono il cappotto), fece un giretto per Bosa, e poi decise di andare a chiedere conforto a Yemoja, che stava lavorando nella Banca dello Sperma Aspermer.

Yemoja ricevette Juno e le disse: "Immagino tu non sia qui per un versamento, vero?"

"No. Ho paura di aver messo a dura prova il mio matrimonio".

"In che modo? Sembrate una coppia ben corazzata, tu e Rebecca", rispose Yemoja.

"Andando a letto con mia sorella Hera".

"Sapevamo tutte che sarebbe successo, prima o poi. Tua moglie lo sa? Come l'ha presa?", chiese Yemoja.

"L'ho informata io, si è messa a piangere e mi ha detto di uscire perché oggi non mi voleva vedere".

"Forse ha paura di non poter reggere il confronto con Hera. Tu e lei avete un forte livello di intimità", osservò Yemoja.

"Sia io che mia moglie siamo poli. Non ci lasciamo per una cosa così".

"Juno, tu hai vissuto per molti anni da maschio, e non ti rendi conto appieno di come le donne abbiano paura di essere lasciate se il loro partner va a letto con un'altra persona", disse Yemoja, "Ci vorrà del tempo a Rebecca per valutare freddamente i rischi che corre e la solidità della vostra famiglia".

"Anche tu hai paura che io lasci Rebecca?"

"Razionalmente, no", rispose Yemoja, "Ma chi dice che tu ti comporti sempre razionalmente?"

"Ho capito", disse Juno, "Hai un consiglio per evitare che io debba dormire fuori casa e la situazione peggiori?"

"Proverò a parlare con Rebecca", disse Yemoja, "Anche se non sono la persona più adatta perché anch'io sono andata a letto con te".

"Era un caso diverso: abbiamo fatto una cosa a tre prima, insieme con Rebecca, e poi a quattro insieme con tua moglie. Invece Hera non vuole avere eroticamente niente a che fare con le donne cis, quindi una soluzione simile non è praticabile".

"Infatti", rispose Yemoja, "Però devo ora farti una domanda: quando lo avete fatto, tu ed Hera?"

"Oggi pomeriggio".

"Ahi! Ahi! Ahi!", disse preoccupata Yemoja, e Juno chiese: "Che male ho fatto?"

"Ti rivelo una cosa coperta da segreto professionale", rispose Yemoja, "Hera sta continuando ad avere cicli regolari ed ovulatori".

"A sessant'anni?!?"

"È considerato raro, ma ancora normale", rispose Yemoja, "specialmente tra le donne corpulente, visto che il grasso corporeo secerne estrogeni".

"Ed Hera ha delle belle curve", osservò Juno, ma Yemoja incalzò: "Secondo la mia cartella clinica, tua sorella oggi era feconda. Chi ha cominciato?"

"A far cosa?"

"Chi ha portato l'altra a letto?", chiese un po' infastidita Yemoja, e Juno rispose: "Lei si è presentata davanti a me con la biancheria intima sotto l'accappatoio, e mi ha chiesto di togliergliela!"

Yemoja rise, e disse: "Ecco, le persone si comportano così solo quando sono feconde. Tu sei feconda tutti i giorni, e lo faresti sempre - mentre persone come tua sorella lo fanno solo pochi giorni al mese".

"Dici che l'ho messa incinta?"

"È abbastanza probabile. E Rebecca ha reagito male un po' perché in questa fase del ciclo lei è più fragile, un po' forse perché si è istintivamente resa conto della situazione".

"Hmmm ... mi viene il sospetto che il suo olfatto le avesse permesso di capire quello che tu hai scoperto visitando Hera. Forse per questo Rebecca voleva che Hera vivesse vicino a noi - perché così lei poteva tenerla d'occhio e capire in che giorni era meglio tenerci separati".

"Rebecca è un'ingegnera, ma quando si tratta di sessualità e riproduzione è molto istintiva", osservò Yemoja, "Dubito che abbia ragionato come pensi, ma il suo comportamento poteva comunque avere questo scopo. Una gatta non ha bisogno di pensare a come attirare un gatto per mettere i suoi genitali in mostra".

"Certo. Ed immagino che il rischio di malformazioni nei figli di fratello e sorella sia piuttosto alto".

"Sì. Ed Hera non mi sembra disposta ad abortire in questo caso", osservò sconsolata Yemoja.

"Infatti. Non ha mai voluto concedere certificazioni per interruzione di gravidanza - ed a sessant'anni non può perdere l'occasione di diventare mamma".

"Già. Dovete prepararvi ad una nuova nascita", concluse Yemoja.

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