venerdì 18 agosto 2017

Juno.00001.003 - Transizione - 003


Il mattino dopo Giaele nel suo studio ricevette la più strana delle telefonate - da Juno.

Ella disse: "Giaele, dovrei comprarmi il mio primo reggiseno e non ho idea di che taglia prendere. Qualche giorno fa mi hai misurato dappertutto, e penso che tu mi possa dire la taglia giusta".

Giaele rise sotto i baffi e disse: "Juno, ti capisco, ma non è il compito di un medico. Una ragazza cis di solito per questa cerimonia d'iniziazione si fa consigliare ed accompagnare dalla mamma. Chi può farne le veci nel tuo caso?"

Rebecca lesse le misure del corpo di Juno che aveva preso Giaele e le disse: "Ci sono dei siti web che aiutano a trovare la taglia giusta, partendo da queste misure, ma credo che sia meglio andare in negozio e provare. Non c'è bisogno di spogliarsi e mettere i reggiseni sulla pelle - con un po' di pratica si impara a provarli sopra i vestiti ed a sottrarre i centimetri o le lettere in più".

Juno mise una camicia meno trasparente della sera prima, ed insieme con Rebecca fece il giro delle mercerie della città. Con stupore scoprirono che le grandi marche di intimo trascuravano le grandi taglie, e gli unici negozi che vendevano i capi adatti erano quelli dei cinesi. Essi avevano imparato fin dai tempi delle ossa oracolari che per commerciare occorre sapersi fare i fatti propri, ed aiutarono volentieri Juno a crearsi il suo corredo di biancheria intima.

Dopo lo shopping Juno volle invitare Rebecca a pranzo; la padrona del ristorante conosceva quest'ultima e le disse: "Ti fidanzi e non me lo dici?"

"Pina, siamo solo amiche", rispose Rebecca, ma Pina insistette: "Eh no: mentre voi passavate da un negozio di intimo all'altro io andavo a far la spesa per il mio ristorante e vi ho visto! Quand'è che celebrate la prima unione civile della città?"

"Forse celebreremo addirittura un matrimonio", disse Juno mostrando a Pina la carta di credito - sulla quale era scritto "Leonida" - per pagare il conto.

"Questa poi!", disse Pina dopo aver guardato la carta; poi lei si chinò in avanti per porre la bocca tra le orecchie delle due e disse: "Rebecca, non importa se ti sei presa un uomo o una donna, od una combinazione dei due. Se siete felici, sono felice con voi!"

Quasi piansero i due per la commozione, ed una volta uscite, Juno disse: "Brava! Hai lavorato bene negli anni in cui ti sei dichiarata lesbica ed hai lottato per farti accettare!"

"Già. Ed ora vedendoti insieme con me sarà più facile per loro accettarti come donna", rispose Rebecca, "Soltanto Pina è tanto pignola da guardare il nome sulle carte di credito, e ti ha accettato lo stesso".

L'avvocata Itria ne fu contentissima: "Brava, è stato un colpo da maestro. Continua così".

Anche Assunta apprezzò l'evento e disse: "Cerca anche altre amicizie, non fare il rapporto simbiotico con Rebecca, anche se è una cosa difficile per chi ha la Sindrome di Asperger. Più amicizie hai, più stabile è il tuo equilibrio psichico, e più facile verificare se passi e se gli archetipi che si esprimono in te ti fanno entrare positivamente in rapporto con gli altri".

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