venerdì 21 luglio 2017

Precursori 00012 - I calici della fecondazione


La settimana successiva al rientro nei ranghi della Marina come cappellano militare, Eliyahu si recò nell'ufficio di Shalita portando con sé una scatola trasparente da camicie con due calici d'oro dentro.

"Sei diventato un prete cattolico ed hai comprato due calici da comunione?", chiese scherzando Shalita, ed Eliyahu rispose sorridendo: "Il commesso che me li ha venduti si è infatti parecchio stupito di veder entrare nel suo negozio di articoli religiosi cattolici un cappellano militare ebreo con il Decalogo ricamato sui polsi della divisa e la kippah sotto la berretta - per evitare domande indiscrete gli ho detto che dei colleghi indaffarati mi avevano incaricato di comprarglieli, e tra cappellani militari questi favori ce li facciamo, anche se la legge religiosa ebraica non lo consentirebbe".

"E che te ne fai? Li hai portati da me perché servono alla nostra missione?"

"Sì", rispose Eliyahu con una punta di imbarazzo, "Ed ora ti mostro una cosa".

"Sono un medico, non mi puoi sorprendere".

Eliyahu sorrise ed estrasse dai calici dei setti d'oro traforati, che visti dall'alto ricordavano una Y, e dividevano i calici in tre scomparti. Eliyahu rigirò i setti davanti agli occhi di Shalita, che potè vedere che ogni setto aveva una coppia di pareti d'oro traforato - una coppia d'oro rosso, una coppia di oro bianco, una coppia di oro giallo.

Eliyahu rimise i setti nei calici e disse a Shalita: "Credo di aver trovato il modo, con questi calici e questi setti, di separare i precursori maschili e femminili delle anime umane, e poi accoppiarli".

"Bravo!"

"Purtroppo, occorre fare una cosa che mi imbarazza un po' dire: le gentili signore che vogliono usare i calici devono versarvi il loro sangue mestruale".

"Spiegati meglio", disse attonita Shalita.

"Se una donna ha un orgasmo con tecniche non procreative durante le mestruazioni, i demoni che ella genera si attaccano al sangue mestruale. Occorre raccoglierlo, ritrasformare i demoni in precursori d'anima, convincerne una parte a diventare da precursori femminili a maschili, e poi mescolare i precursori delle due donne - perché i precursori della medesima persona sono incapaci di fecondarsi tra loro".

"Hmm ... ci stai dicendo che dobbiamo usare una coppetta mestruale, fare l'amore con quella addosso (ci vuole qualche precauzione se il sesso è penetrativo), estrarre la coppetta ..."

"... versare il sangue nello scomparto del calice con le pareti dei setti di oro rosso, pronunciare le preghiere nel libro che trovi nella scatola, e dopo qualche minuto troverai nello scomparto dalle pareti di oro bianco 'mayin nukhvin = acque femminili', e nello scomparto dalle pareti di oro giallo 'mayin dukhrin = acque maschili' ..."

"... perché immagino siano un concentrato di precursori rispettivamente maschili e femminili".

"Esatto", confermò Eliyahu, "a quel punto occorre mescolarle: se si versano le acque maschili di una donna in quelle femminili dell'altra, si avrà una femmina; se si fa il contrario si avrà un maschio".

"Hai liberamente interpretato lo Zohar. E dove versiamo poi queste acque?", chiese ridendo Shalita, ed Eliyahu, reprimendo un sorriso, rispose: "Il modo più semplice è intingere un tampone mestruale prima in un'acqua e poi nell'altra; si possono mescolare i liquidi in una siringa od in un bicchiere - poi, come hai indovinato, la miscela deve essere portata nel corpo di chi deve portare avanti la gravidanza".

"Se lo facessimo io e Leviyah, potremmo rimanere incinte insieme e così risolvere il problema di chi porta la gravidanza per l'altra".

"Sì, ma non vi consiglio di rimanere incinte nello stesso momento, e magari partorire negli stessi giorni. Non è tanto facile per due donne incinte aiutarsi a vicenda. Se fossi stato incinto anch'io quando lo era mia moglie, ci saremmo trovati davvero nei guai".

"Questo lo vedremo insieme", tagliò corto Shalita, "Semmai, vedo due problemi".

"Sentiamo".

"Il primo è l'igiene di calici e setti".

"Sono di oro a 18 carati, molto robusto, si può lavare in lavastoviglie a 70° senza che si rovini o ti tocchi poi recitare nuovamente le formule cabalistiche che fanno sì che i setti separino correttamente i precursori d'anima. Se proprio hai la fissa dell'igiene, puoi mettere il tutto in una pentola a pressione senza che subisca danno".

"Bene. Il secondo problema è che il rabbino che dovrebbe celebrare il nostro matrimonio deve invece partire per Israele perché la mamma sta male. Dobbiamo cercarne un altro".

"Non ne conosco di pronti a celebrare un matrimonio lesbico. Anche quelli che hanno ripreso a parlarmi sono 'modern orthodox', ed è già tantissimo se vi augurano 'Mazal Tov = Buona Fortuna', senza però voler essere coinvolti nella celebrazione".

"Potresti celebrare tu il nostro matrimonio".

"Io?"

"Come cappellano militare ne hai facoltà".

"Va bene, ma ci vorrebbe uno che vi conoscesse meglio di me per fare un buon lavoro".

"Eliyahu, abbiamo parlato poco fa di cose di cui una donna generalmente non conversa con un uomo, specie se non è il marito".

"Giusto. Non ho scuse. Accetto".

"E poi proviamo questi calici e setti".

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