Juno.00002.001 - Aspermer Syndrome Collection - 001
[Inizio]
"O santo pisello!", strillò un giorno Juno precipitandosi da Giaele, che le chiese: "Che succede?"
"Anna ha avuto una di quelle idee che possono sprofondare l'isola fino all'inferno o farla salire su fino in paradiso!"
"Spiegati".
"Vuole fondare una banca dello sperma riservata alle trans MtF".
"Tutte le banche dello sperma ordinarie congelano lo sperma delle donne trans MtF che intendono iniziare la transizione".
"Già, ma di solito lo raccolgono prima della TOS [Terapia Ormonale Sostitutiva]. Anna vuole crearne una per raccogliere lo sperma di minor qualità che una trans può produrre durante una sospensione della TOS".
"Come hai detto tu stesso, è sperma di minor qualità. Ma ci sono donne trans che hanno fecondato (senza volerlo) donne cis anche senza sospendere la TOS. La proposta è ragionevole, anche se i risultati sono meno buoni che a pensarci per tempo, prima della TOS".
"E fin qui la capisco. Poi ha letto che Richard Branson, nel 2017, aveva annunciato la nascita di una banca dello sperma dedicata alle persone dislessiche ..."
"Era stata una divertente trovata pubblicitaria, anche se ha avuto il merito di proporre la dislessia come diversità e non come disabilità".
"... ed ha proposto la creazione di una banca dello sperma dedicata alle persone Asperger!"
Giaele scoppiò a ridere e disse a Juno: "Tesoro, eri una bambina facile da piccola?"
"Per niente".
"Neanche noi tre sorelle. Scegliere deliberatamente di avere un figlio Aspie richiede un masochismo superiore alla media delle mamme".
"Però l'idea è quella di promuovere la neurodiversità e mostrare che noi Aspie siamo persone preziose".
"Può essere anche una buona idea, ma temo che avrete molti depositanti e poche prelevanti".
"Anna ha trovato anche il nome della banca dello sperma: Aspermer Syndrome Collection".
"Bel gioco di parole. Ma come mai sei ancora sconvolta?"
"Hai sentito parlare dell'assistenza sessuale per i disabili?"
"Certo!"
"Anna vuole una banca dello sperma anche per loro! La chiamerebbe Mitbonim, parola ebraica che lascerebbe intendere che avere figli da questa banca sarebbe un'esperienza trasformativa!"
Giaele sorrise e disse: "Generare un figlio cambia una persona, anche se è l'ennesimo di tanti. Ma è abbastanza difficile pensare che ci siano donne che vogliono rischiare di avere un figlio con disabilità a componente genetica!"
"Sarebbe però la cosa più antinazista che uno può fare nella vita: anziché sterminare le vite prive di valore, oppure trattarle da nemiche del genere umano, ne tramanda i geni. Quest'ossessione nazista per la soppressione dei geni nefasti passò dai disabili agli ebrei - anche se l'antisemitismo nazista aveva altre motivazioni, per i nazisti ebreo era chi aveva un nonno ebreo, qualunque fosse la sua affiliazione religiosa od identità etnica, ed alla fine decisero di risolvere i due problemi allo stesso modo".
"Non sono così antinazista. Ritengo giustificata la perplessità di chi non vuole un figlio con disabilità".
"E non sai che cosa mi ha sconvolto di più!"
"Che cosa?"
"Che Anna non solo vuol fare il corso di assistente sessuale disabili, ma vuole anche impegnarsi nella raccolta della materia prima!"
"E dove la conserva?"
"Mi ha chiesto appunto di aiutarla a trovare un locale adatto ed a procurarle le attrezzature. Per fortuna nel 2014 la Corte Costituzionale ha autorizzato la fecondazione eterologa, quindi l'iniziativa non sarebbe più clandestina".
"Ci vuole un medico per tutto questo".
"Potresti essere tu", osservò Juno, e Giaele rispose: "Ci penserò".
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