Juno.00002.004 - Aspermer Syndrome Collection - 004
Il mattino dopo Juno e Rebecca fecero l'amore, e discussero poi l'agenda del giorno.
"Oggi non ho clienti", osservò Rebecca, e Juno aggiunse: "Non ci sono nemmeno eventi di EUS (Ebraismo Umanista Sardo). Potremmo passare tutto il giorno a letto".
"Ti piacerebbe, eh?", rispose sorridendo Rebecca, che però invece propose: "Conviene fare un sopralluogo al nostro vecchio laboratorio orafo, e nel primo pomeriggio contattare Rosaria, la tua cugina ingegnera biomedica".
"Con una pausa tra un impegno e l'altro?", insistè Juno, e Rebecca acconsentì.
Il vecchio laboratorio orafo era vuoto, ed anche passabilmente pulito, per cui il sopralluogo durò poco - Rebecca si limitò a fare delle foto, prendere le misure del locale con una livella laser, ed a prender nota delle prestazioni degli impianti tecnologici.
"Possiamo tornare a casa per la pausa, Juno", propose Rebecca, ma Juno fece una controproposta: "Mentre prendevi le misure ho messaggiato mia cugina, che ha detto che vuole parlare con noi oggi pomeriggio. Vicino a casa sua c'è un bel ristorante. Che ne dici se prendiamo il camper, facciamo la pausa vicino al ristorante, mangiamo, facciamo un'altra pausa se vuoi, e poi passiamo da mia cugina?"
"In una cosa sei rimasto Leonida, Juno", osservò sorridendo Rebecca, che aggiunse: "Ottimo. Le sorelline si sentiranno sole senza di me, ma per un giorno può andar bene".
"Forse più di un giorno. Dopo la cugina, ci conviene avviarci verso l'ospedale dove domani mi faranno il lipofilling".
"È un problema se invito le sorelline a raggiungerci stasera? Il camper è omologato per sei".
"Va bene. Preciso che Anna non la voglio".
Quest'osservazione piacque tanto a Rebecca che baciò Juno, e le due donne si avviarono mano nella mano verso il garage del camper.
Il ristorante sorgeva su un monte davvero bello, con un panorama che incoraggiava sentimenti di amore ed un'aria frizzante che stimolava l'appetito. Terminate le pause, col camper scesero nel paese dove abitava Rosaria.
Lei si dimostrò entusiasta della proposta; guardò foto, mappa e i rilievi del vecchio laboratorio orafo, e disse che era adatto alla bisogna - salvo qualche ritocco; e si diedero appuntamento per la settimana successiva per la consegna del preventivo di tutte le attrezzature necessarie per l'esercizio della banca del seme.
Juno e Rebecca uscirono poco dopo la chiusura dell'oreficeria di Debora; lei e Giaele avevano più strada da fare di Juno e Rebecca, ma potevano percorrere una strada migliore, e così la loro auto arrivò al parcheggio convenuto, vicino all'ospedale, contemporaneamente al camper.
Le tre sorelle, ritrovandosi, manifestarono un entusiasmo superiore a quello di una combriccola di liceali in gita, e Juno, sentendosi di troppo, chiese in presito l'auto delle sorelle per andare a fare il giro delle librerie - c'era un'importante festa religiosa cattolica in città, e molti negozi, comprese le librerie, facevano apertura serale straordinaria.
Juno vide diversi libri interessanti, ma nessuno che valesse la pena comprare, e finì con il sedersi al bar a bere una gazosa insieme con un canonico della locale cattedrale.
Questi era rimasto senza soldi e non sapeva come pagare una birra, ma Juno ebbe pietà di lui e gli pagò il conto. Il canonico si presentò: "Piacere, Pietro".
"Piacere, Juno".
"Le piace la festa?", chiese il canonico, e Juno rispose: "È bello vedere tanta gente vivere la propria fede, padre".
"Eh? No. La stella a sei punte la porto perché sono ebrea".
"Come mai qui?"
"Sono ebrea per scelta. Sono originaria di un paese qui vicino. Ora abito in una cittadina sarda sul mare. Sono venuta qua perché domattina devo fare un interventino di chirurgia estetica, ed ho voluto approfittare dell'occasione per visitare la città e partecipare alla festa".
"Allora ci vediamo forse domattina, visto che sono anche il cappellano dell'ospedale. Auguri per l'intervento - e mi permetto di dirle di non attardarsi troppo".
Il canonico Pietro la salutò, e Juno si rese conto che era meglio tornare al camper.
Si era stupita di trovare un canonico trans-friendly, ma fu colta completamente di sorpresa quando entrò nel camper.
Credeva infatti di trovare Rebecca addormentata per il troppo piacere, ed invece la abbracciò, la baciò, e quasi la violentò.
Aveva passato una serata orgiastica con le sorelle, e per lei amare Juno era il coronamento del piacere - Juno si rese conto allora come mai Rebecca avesse bisogno sia di lei che di Debora e Giaele.
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