martedì 1 agosto 2017

Precursori 00018 - Preparativi per la surrogazione


Anche se diversi membri dell'equipaggio dell'USS Springfield erano ebrei (per questo Eliyahu era stato destinato a quel battello), il sommergibile non poteva passare molto tempo in Israele, per cui Eliyahu dovette quasi interrompere la collaborazione al progetto spaziale - di cui comunque aveva delineato le linee generali, che Shimeon, Andrew, Chana e Dvora stavano implementando.

Sott'acqua arrivano solo onde molto lunghe, che offrono una larghezza di banda ridottissima, e vengono usate solo per comunicazioni militari essenziali; Eliyahu ed il resto dell'equipaggio potevano ricevere e trasmettere e-mail soltanto quando il sommergibile emergeva e si poteva usare un'antenna satellitare per queste cose. Ma queste mail erano soggette a censura, e pertanto la comunicazione non era comunque immediata.

Si imparava perciò ad essere reticenti sulla missione - a tutti era stato ricordato che durante la Seconda Guerra Mondiale il Secret Intelligence Service al Cairo riusciva a procurarsi informazioni utili sull'Italia già solo leggendo le lettere dei familiari che il Comitato Internazionale della Croce Rossa doveva portare ai prigionieri di guerra italiani in Kenya, lettere che pure avevano passato la censura militare italiana. Quindi, il primo censore doveva essere lo scrivente, che doveva chiedersi se era indispensabile comunicare un'informazione, e che ne avrebbe fatto un malintenzionato se l'avesse carpita.

Eliyahu si era rapidamente adattato a questa norma, per la disperazione di Bruryah, che vedeva il marito ripetere mail dopo mail queste parole: "Sto bene, ho letto le tue mail fino al mm/gg/aaaa, il battello ci fa passare da una meraviglia del mare all'altra, ti penso sempre e non vedo l'ora di riabbracciare te e le figlie. Baci, Eliyahu".

Bruryah, non avendo informazioni militari da nascondere, poteva essere più libera e scrivere che era sempre più preoccupata dei rapporti tra Shimeon ed Andrew da una parte, e Chana e Dvora dall'altra. Il collaborare al progetto comune giustificava il passare molte ore al giorno insieme - ma che bisogno c'era di uscire sempre insieme la sera e fare pure delle gite insieme?

Eliyahu provò in un primo tempo a ricordare alla moglie che Andrew e Shimeon erano omosessuali, e pure sposati tra loro - avevano pure fatto trascrivere il loro matrimonio in Israele (cosa consentita da una sentenza della Corte Suprema), quindi era improbabile che ci fosse un interesse romantico o sessuale in loro.

"Loro due sono al di sopra di ogni sospetto", rispose Bruryah in una mail, "Ma le nostre figlie? Le sento sempre lodare loro due, ed una mia amica mi ha avvertito che esistono le 'frociarole', cioè donne che coltivano grandi amicizie per gli uomini omosessuali, con i quali sentono un'affinità che non potrebbero avere per nessun altro uomo; ed anche da giovane, pur vivendo nell'ambiente chiuso dei Chassidim di Brooklyn, avevo sentito storie di donne perdutamente innamorate di uomini omosessuali. Se gli andava bene, perdevano i migliori anni della loro vita per un amore impossibile, rifiutando gli uomini migliori e disposti a procreare con loro ed a soddisfarle perché innamorate di un sogno; nel peggiore dei casi, questi omosessuali si dimostravano non meno mascalzoni degli altri e le usavano emotivamente e finanziariamente. Non è che se un uomo è oppresso è per questo un santo!"

Eliyahu sapeva che Bruryah non parlava a vanvera, e sapeva che doveva lodare il suo tentativo di non esprimersi in modo omofobico; ma da un sommergibile in mare aperto (ogni informazione più dettagliata verrebbe censurata) non poteva avere il polso della situazione, e non poteva fare altro che suggerirle di vigilare senza intromettersi - cosa che, a dire il vero, Bruryah stava già facendo.

Eliyahu non riceveva lettere solo da Bruryah; anche Shalita gli scriveva, ed aveva il permesso di scambiare con lui allegati criptati per far progredire la missione spaziale. Ma in uno di questi allegati Shalita lo mise a parte di un cruccio, su cui nemmeno le toste rabbine riformate della Sinagoga Beit Daniel di Tel Aviv Nord erano riuscite a consigliarla. Il suo rapporto con Leviyah si poteva classificare come "relazione aperta", con l'unico vincolo di avvertirsi se volevano trascorrere del tempo con altre donne, e di adoperare tutte le precauzioni possibili a scanso di infezioni a trasmissione sessuale.

Ma se si devono allattare dei bambini ogni tre ore da sveglie, ed almeno una volta ogni notte, non si può certo pensare di andare a cercare avventure. A Shalita questo andava anche bene, a Leviyah no, e voleva per questo interrompere l'allattamento verso il sesto mese.

"Potrei anche cercare di aumentare la mia produzione di latte mentre mia moglie diminuisce gradatamente la sua", osservò Shalita in una mail, "e così i nostri figli non patiranno la fame finché non si svezzeranno da soli, ma io vivo questa richiesta come un disimpegno dall'allevamento dei figli. L'essere state in due ad allattare nei primi mesi ci è stato di enorme aiuto, ed ora lei vuole la divisione dei compiti di una tipica famiglia eterosessuale?!? Ci manca solo che passi tutte le sere all'Amazona Bar [il più famoso locale lesbico di Tel Aviv] bevendo e rimorchiando senza criterio mentre io mi occupo dei bimbi!"

Eliyahu cercava di sostenere emotivamente Shalita, ma ad ogni mail sentiva che la situazione diventava sempre più tesa. Quello che temeva era che Leviyah stesse vivendo i figli come una trappola, ed era una cosa per lui più grave che sentirsi intrappolato dal coniuge. Si ripromise di visitarla al primo approdo in Israele, e propose anche a Bruryah di vedere se poteva aiutarla, ma Bruryah rispose: "Secondo me, non c'è più niente da fare. Hai più istinto paterno nell'unghia di un mignolo che Leviyah in tutto il corpo".

Tornato il sommergibile in Israele per una sosta, Eliyahu passò prima a visitare le case della famiglia a Neve Tzedek, dove vide che Bruryah, Chana e Dvora avevano arredato con gusto, e provò ad aprire il discorso con le figlie: "Fanciulle, la mamma si chiede che c'è tra voi due ed Andrew e Shimeon. Lei dice che non è più una cosa solo professionale od amichevole".

Dvora aprì il discorso: "Pensavamo di diventare le loro madri surrogate, papà".

Eliyahu tacque sbalordito, Bruryah rispose: "Volete dar loro dei figli?"

"Sì. Sono dei bravi giovanotti, ed è un peccato che siano gay", intervenne Chana, "La prossima generazione perderà i loro geni se non facciamo qualcosa, e sono decisamente superiori ad ogni maschio che abbiamo incontrato finora - salvo te, ovviamente, papà".

"Grazie, figliole", rispose Eliyahu, "so che sul vostro affetto potrò sempre contare".

"Scusate", intervenne Bruryah, "lo so che talvolta sembro una donna sorpassata, ma a me è stato sempre detto: 'Fai quello che vuoi con tuo marito, purché non proibito dalla Torah, e sia invece autorizzato dalla Ketubbah (il contratto di matrimonio)'".

Eliyahu capì l'antifona, andò in camera a prendere la 'Ketubbah', la tolse dalla custodia, la srotolò e la mostrò alle figlie dicendo: "Questa non è la ketubbah originale - fu distrutta in un incendio nel 1980 a New York City. Vostra madre fece la serrata finché non trovai il denaro per pagare uno scriba che la rifacesse. Questo perché un'ebrea come lei non fa niente se non è tutelata da un contratto. Voi avete pensato ad un contratto con Andrew e Shimeon? Temo che sarà una cosa molto più delicata dello sposarli!"

"Hai fatto l'assicuratore, papà", rispose sprezzante Dvora, "Sicuramente conosci dei buoni avvocati all'altezza della situazione".

"A New York City - ed il diritto commerciale è diverso da quello di famiglia".

"Ma a New York City ci va bene", replicò Chana, "Infatti Andrew e Shimeon non riuscirebbero a farsi riconoscere padri dei loro figli, se noi li partorissimo in Israele. Se li partorissimo a New York invece sì".

Dvora aggiunse: "In fondo, è quello che hanno fatto Leviyah e Shalita: si sono reciprocamente fecondate in Israele ..."

"... perché i precursori d'anima ritornerebbero demoni se portati fuori di qui prima della fecondazione ...", ricordò Eliyahu, e Dvora continuò: "... ma i figli sono nati a New York City".

"Non mi parlare di Shalita e Leviyah!", disse Bruryah, "L'aver avuto dei figli insieme sta facendo naufragare il loro matrimonio. Shalita voleva una moglie ed una co-madre, ma Leviyah è una maschilista con la ... non mi fate dire cosa. Sarebbe riuscita a farsi trovare antiquata perfino dai protagonisti dei romanzi di Isaac Bashevis Singer!"

"Allora", cercò di calmarle Eliyahu, "Se la mamma mi accompagna, domani passo da Shalita per capire la situazione. Per quanto riguarda voi due, io ci penserei bene prima di fare questo favore ad Andrew e Shimeon. Tra l'altro, se non ricordo male, la legge dello stato di New York non è per niente generosa con le madri surrogate - permette solo le surrogazioni 'compassionevoli' ..."

"Sarebbe il nostro caso!", intervengono le figlie, ma Eliyahu continua: "... ed il compenso non può superare il rimborso delle spese vive. Un cliente si era rivolto a me perché voleva fare una polizza d'assicurazione a favore della madre surrogata, in modo da aggirare il divieto. Il mio avvocato però mi dissuase dal cercare guai in questo modo, ed al cliente dissi no. Peccato - se non gli avessi dato retta, ora potremmo permetterci mobili Luigi XV originali".

"Eliyahu", intervenne Bruryah, che ormai conosceva bene il marito, "A che serve un letto Luigi XV se l'ansia poi ti toglie il sonno ... ed altro? Hai fatto benissimo a rifiutare. A me hanno insegnato che chi va a vivere in Israele deve osservare un superiore standard di comportamento - e se tu ti fossi reso complice di questa frode forse l'occasione di fare 'aliyah [andare a vivere in Israele] non l'avresti mai avuta".

"Il problema legale comunque resta", ribattè Eliyahu, "tantopiù che i contratti di surrogazione stipulati nello stato New York non hanno valore legale - è già tanto se l'accordo tra le parti mostra che si è rimasti nei limiti di legge e non si devono perciò pagare le multe salate che commina. Secondo questa legge, Shalita e Leviyah erano comunque le madri biologiche dei rispettivi figli, ma hanno dovuto iniziare una causa di adozione dei figli dell'altra - ed a loro andava bene così; ma voi invece non vi potete accontentare, specialmente se NON volete figurare come madri legali dei figli che darete ad Andrew e Shimeon. Dovrete cambiare stato e trovare un bravo avvocato che vi assista".

"E ricordate quello che disse Red Adair", osservò Bruryah, "'Se pensate che sia costoso rivolgersi ad un esperto, provate a rivolgervi ad un dilettante!' L'avvocato deve essere proprio bravo!"

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