mercoledì 11 ottobre 2017

Juno.00006.007 - Trinidad - 007


Per qualche giorno il patto implicito fu che tra Rebecca, Juno e Yemoja ci sarebbero state solo cose a tre, ed essendo esse assai piacevoli, fu facilmente mantenuto.

Ma il lunedì successivo, mentre Rebecca e Giaele, stavano per partire per l'amore con Debora e la spesa, Yemoja chiese a Rebecca e Juno se poteva dormire con Juno nel loro letto.

Juno acconsentì, immaginando che avrebbe comunque dormito poco, e Rebecca ironizzò: "Hai paura che la bimba con le super tette si spaventi a dormire da sola? Dormi pure con lei!"

A letto Yemoja e Juno si diedero un bacio, e poi il telefonino di Yemoja fece "bip". Yemoja si scusò con Juno e guardò il messaggio su Snapchat.

"Che dolce!", disse, e Juno si permise di chiederle sottovoce: "Chi è dolce?"

"Xiuhe. È raffreddata e con la febbre alta, ma mi ha mandato una foto tutta nuda con didascalia romantica. Senti, io la ricambio. Mi puoi fare una foto col cellulare, così gliela mando?"

"Va bene", rispose Juno. Yemoja si mese in una posa simile a quella di Paolina Buonaparte nella famosa statua del Canova, e Juno le scattò alcune foto da diverse angolazioni – una delle quali con Yemoja che sollevava una gamba destra per mettere la vulva in evidenza (e poggiava il piede dietro il ginocchio sinistro).

Yemoja guardò le foto e se ne complimentò con Juno, la quale però disse: "Vuoi davvero mandarle quelle foto?"

"Sì, perchè no?"

"Lei sa di te e di noi?", insistè Juno, aggrottando la fronte.

"No. Ma che importanza ha?"

"Tesoro", osservò Juno, "Si vede benissimo che non stai tenendo il cellulare in mano, e che le foto te le ha fatte un'altra persona. E non le ha fatte mentre mangiavi, leggevi, o facevi altre cose non sessuali, ma su un letto matrimoniale, diverso dal tuo abituale, ed in pose sessualmente ammiccanti. Xiuhe sicuramente si chiederà: 'A chi ha permesso Yemoja di farle queste foto? Che rapporti ci sono tra loro?'"

"Che mi dici di fare?"

"Intanto, ti fai un selfie, che è meno compromettente qualsiasi cosa tu ritragga. Poi cominci a chiederti se è il caso di parlare di noi con Xiuhe".

"Non accetterà mai di dividermi con altre persone", rispose Yemoja, e Juno rispose: "Sinceramente, ora sono stanca, e forse lo sei anche tu. Io ne riparlerei domattina. Ma ... glielo hai chiesto se lei è poliamorosa?"

"No, ma è ovvio che ..."

"Ovvio, proprio no", rispose Juno, "Molte delle società umane ammettevano la poligamia prima che il cristianesimo diffondesse in gran parte del mondo la monogamia di origine greca e romana, interpretata in modo estremistico. Come era ammessa la poliginia tra gli Yoruba ed è tuttora ammessa tra i mussulmani, lo era tra gli ebrei di epoca biblica (non mi metto a parlare a quest'ora di notte di quello che è successo poi), e nella Cina imperiale. Val la pena chiedere a Xiuhe cosa ne pensa. Ed in ogni caso, non mi piace che io e Rebecca facciamo l'amore con te alle spalle di un'altra persona. O Xiuhe accetta di buon grado la situazione, oppure devi scegliere tra lei e noi. Tranquilla, non ci arrabbieremo in nessun caso e di quello che c'è stato tra noi porteremo sempre un buon ricordo. Buonanotte".

Juno baciò Yemoja sulla fronte, si avvolse nelle coperte e si addormentò subito. Yemoja per alcuni minuti pensò a quello che Juno le aveva detto, si scattò i selfie consigliati, continuò la conversazione con Xiuhe alternando parole amichevoli a parole salaci, e poi si addormentò dopo averle dato la buonanotte.

Il mattino dopo Juno e Yemoja si alzarono e cominciarono il loro lavoro; poco dopo arrivarono Rebecca e Giaele con la spesa, e le aiutarono a scaricare il furgone e sistemare i cibi in frigorifero.

Juno, Rebecca e Giaele andarono poi a scuola ad insegnare, e Yemoja potè pensare a che dire a Xiuhe – si rendeva conto anche lei che doveva dirle quello che era successo.

Abbozzò sullo schermo del cellulare un messaggio, e si propose di parlarne con Rebecca e Juno prima di spedirlo.

Quando tornarono a casa, ed ebbero servito il pranzo ai clienti del ristorante, Yemoja mostrò a Rebecca e Juno questo testo:

(inizio)

Cara Xiuhe,

devo dirti una cosa: la mia libido è indomabile, la mia sensualità sempre all'erta, e la voglia di fare amicizia illimitata.

Mi sono trovata perciò a letto con Rebecca e Juno, che ci ospitano, e devo dire che la cosa a tre mi è piaciuta molto.

Le mie due partner mi hanno però pregato di parlarne con te, perchè non ritengono giusto fare l'amore alle spalle di un'altra persona.

Ed io ti devo chiedere come reagirai a quello che è successo.

Io ti amo, e Rebecca e Juno dicono che esistono le persone "poliamorose", ovvero capaci di amare più persone alla volta, ed io potrei essere tra loro.

Loro due non insistono per continuare ad essere mie partner – vogliono solo che qualsiasi decisione si prenda, non si basi su un sotterfugio.

Ammetto di aver vacillato nei miei sentimenti verso di te, anche perchè non sempre riuscivo a capire le tue intenzioni.

Ma se tu mi vuoi, sono tua.

Ti amo, Yemoja

(fine)

Rebecca e Juno dissero che il messaggio sembrava buono, ma non potevano certo garantire che Xiuhe avrebbe apprezzato tanta sincerità.

Yemoja inviò il messaggio, e la sera ricevette da Xiuhe altre foto e frasi erotiche, a cui seguì questa risposta:

(inizio)

Cara Yemoja,

le mie intenzioni sono state poco chiare perchè anch'io ho vacillato. Ammetto che speravo che accadesse quello che mi hai raccontato per avere il pretesto per lasciarti.

Ma quando l'ho letto, ho rimpianto di non essere io con te a far l'amore con te. Sicuramente Rebecca e Juno si sono divertite un mondo perchè sei un'amante straordinaria!

Non mi sento gelosa, e sono disposta a permetterti di andare a letto con altre persone finché non ci reincontriamo. Io non ho la tua libido, non sto cercando altre persone adesso.

Tu, Rebecca e Juno potete per il momento dunque continuare. Preferisco che tu lo faccia con persone che conosco e di cui mi fido che con sconosciute o sconosciuti che possono anche farti del male.

Per quanto riguarda la nostra vita futura insieme, sto cercando a Tel Aviv un locale in cui aprire uno studio medico. Una volta ottenuta la cittadinanza israeliana (non dovrebbe mancare molto), potremmo sposarci in Portogallo, e scegliere dove vivere insieme – in Israele od Italia. Quando ti danno l'asilo politico, così puoi o aprire uno studio medico in Italia, o lasciare il paese?

Ti amo, Xiuhe

(fine)

Yemoja fu quasi commossa dall'altruismo manifestato da Xiuhe, e Juno commentò: "Come dice Serena Anderlini, il vero poliamoroso non è quello che ha più partner, ma quello che ha più 'compersione'. Chapeau, Xiuhe!"

"È una 'compersione' limitata al tempo della nostra separazione", osservò Yemoja, "E se le cose a tre mi piacessero poi così tanto da farmi chiedere a Xiuhe un permesso permanente?"

"Le cose a tre sono faticose", osservò Rebecca, "Non puoi farle tutti i giorni del calendario. Io credo che in una cosa voi state diventando poli: ormai non potete più affidarvi alla consuetudine per regolamentare il vostro rapporto – dovete discutere approfonditamente su tutto e capire quali regole vanno bene per voi due. In quella cornice, potrete decidere se il vostro rapporto sarà sempre aperto, o solo in caso di lontananza, ed a che condizioni".

"Avevo conosciuto una coppia di uomini gay", commentò Juno, "Che avevano deciso che, se uno dei due era in viaggio, l'altro poteva soddisfarsi altrove – ma doveva riferirlo".

"Sono una donna cis", commentò Yemoja, "Ma ho la libido di un uomo cis. Mi sa che chiederò una simile clausola a Xiuhe. Ovviamente, potrà approfittarne anche lei. Però, voi due, come vi regolate?"

"L'accordo era, prima di conoscerti", dissse Juno, "Che mia moglie avesse rapporti solo con me e con le sue sorelle Giaele e Debora. Se io mi fossi trovata senza mia moglie, avrei potuto ricorrere solo alla mia ... abilità manuale".

Yemoja sorrise e disse: "Ed ora che ci sono anch'io?"

"Lo facciamo anche con te quando vogliamo e possiamo", rispose Rebecca, "Non prevediamo di aprire il nostro rapporto ad altre persone".

"E se Xiuhe ...?", propose Yemoja, e Juno rispose: "Anche lei è una bella ragazza, ma perchè dovrebbe farlo con noi?", e Rebecca disse: "Non fare la mezzana! Xiuhe può decidere da sé".

"E le vostre figlie?", chiese Yemoja, e Rebecca rispose: "Sanno che ci amiamo, ma non devono dire in giro quanto. Se poi scappa loro una parola di troppo, siamo pronte ad iniziare una battaglia legale per difendere l'incesto tra adulti consenzienti".

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