martedì 19 settembre 2017

Juno.00004.005 - Mariscuola Maddalena - 005


Furono acquistati i furgoni frigorifero, e Rebecca per questo sacrificò la propria auto - la Maddalena è infatti una piccola città che si può percorrere a piedi, e poiché i furgoni acquistati avevano tre posti, era possibile per tutta la famiglia (Juno, Rebecca, Dina) andare in giro con il furgone, se necessario.

Nei primi tempi era Juno ad andare all'alba dai grossisti con il furgone - tornava appena in tempo per scaricarlo ed iniziare ad insegnare a Mariscuola; ma dopo qualche settimana volle farlo Rebecca.

Juno ringraziò, perché cominciava a soffrire per la mancanza di sonno, ma gli venne un sospetto che potè approfondire quando l'inquilino che abitava da anni una delle sue case in Continente, raccomandato a suo tempo dalla sua prima moglie, aveva dato disdetta dell'affitto.

Pensò che questa era l'occasione per parlare dei suoi sospetti con Rebecca - incaricò il sindacato dei proprietari di immobili a cui era iscritto di formalizzare all'inquilino l'offerta di vendita della casa. Immaginava che l'inquilino non avrebbe accettato, ma la legge imponeva questo passo prima di offrire l'immobile in vendita ad altri.

Quando Rebecca tornò a casa dopo aver diretto i lavori di posa dei tubi e dei cavi (preliminari alla posa dei prefabbricati) nel campeggio naturista, Juno, che si era fino a quel momento occupata del ristorante, le disse: "Amore, sai che cosa ho aggiunto ai due furgoni frigorifero?"

"Santini e rosari certo no", rispose scherzando Rebecca, e Juno ribattè: "Un localizzatore GPS ciascuno".

"Come mai?"

"Metti che tu abbia un incidente tanto grave da non poter chiedere aiuto da sola - l'applicazione che riceve il loro segnale nota l'anomalia ed allarma me, ed io allarmo i mezzi di soccorso".

"E cosa ha notato l'applicazione?"

"Nessun incidente, per fortuna, però è strano che tu spesso vada dal grossista insieme con Giaele, e che il vostro furgone si dia appuntamento con quello di Debora che viene da Bosa nei boschi vicini al grossista, alcune ore prima che questi apra".

"Ci siamo rimesse insieme, amore", ammise Rebecca, e Juno rispose: "Mi va bene. Ne sono contenta. Mi preoccupa però che vi esponiate al freddo ed ai malfattori. La mia prima moglie, figlia di contadini, una volta disse che in Continente gli agricoltori che venivano all'alba a vendere le loro derrate, dopo essere stati pagati dai grossisti andavano a fare bisboccia. Non bevevano un grappino a quell'ora - andavano a puttane! Le prostitute sapevano che a quell'ora avrebbero trovato i clienti con cui concludere la nottata, e ronzavano intorno ai mercati all'ingrosso. E spesso le prostitute non si muovono sole - se hanno dei papponi, quelli le seguono a distanza di sicurezza. Capisci che il vostro modo di fare mi preoccupa. Se poi diventate delle habitué, rischiate veramente che venga pianificato un colpo a vostro danno".

"Sinceramente, non abbiamo mai visto uomini o donne sospetti intorno al nostro grossista, anche se non manca mai chi ci prova anche se vede al mio dito un 'solitario' così grande che può illuminare tutto il capannone".

Juno avrebbe voluto dire: "E pensi che un anello così non attiri i malintenzionati?", ma scherzò invece: "Non supera le mie tette, e me ne dispiace", ed aggiunse: "Sto vendendo una delle mie case in Continente, e due sono le possibilità: la prima è comprare un bilocale nella città del vostro attuale grossista - quello che ora fate nei boschi lo farete lì, al riparo dal freddo e dai mascalzoni ..."

"Interessante idea!"

"L'altra possibilità è comprare un appartamento di tre camere a Sassari".

"A che pro? Una camera grande con un letto a tre piazze ci andrebbe molto meglio!"

"Quando le nostre figlie andranno all'università, quello sarà il loro appartamento. Intanto lo usate voi. Il salotto sarà abbastanza grande da ospitare il vostro letto a tre piazze!"

"Ci toccherà cambiare grossista. E Sassari è più vicina a Bosa che alla Maddalena. Senti, se proprio ci vuoi 'punire' facendoci fare la strada più lunga per acquistare il cibo, perché non compri l'appartamento a Cagliari? Dovremmo fare solo un'ora di strada in più, e ci sono molti grossisti intorno a Cagliari, quindi possiamo metterli in concorrenza".

"Ma l'università di Sassari vale più di quella di Cagliari, amore - lo dice il CENSIS. Non posso comprare un appartamento accanto al Balliol College di Oxford, lo compro per le figlie presso il miglior ateneo che posso permettermi".

"Se è per le figlie, perché non tieni l'appartamento in Continente? Non è lontano da un'università".

"L'università di Verona è meno quotata di quella di Sassari - et pour cause, visto che è nella città più reazionaria d'Italia. E l'appartamento, che non hai mai visto, è sopravvissuto alla guerra, è scomodo e da ristrutturare. Tre persone ci stanno male e non riescono a studiare senza disturbarsi a vicenda. Da' retta a me, a Sassari le figlie hanno delle possibilità in più".

"Vorrei però che le nostre figlie uscissero da quest'isola e conoscessero il mondo. Quest'isola è una Grande Madre incarnata - protettiva e generosa, ma anche soffocante!".

"Venderò altri immobili e comprerò loro una casa presso l'ateneo di loro scelta, se proprio Sassari non piacerà loro. Però intanto vi salva da molti pericoli un appartamento a Sassari!"

Rebecca tacque, ma quella notte, dopo aver fatto l'amore con Juno e prima di prepararsi per l'appuntamento con le sorelle (Juno aveva insistito che prenotassero una camera d'albergo), le disse: "Non ci hai mai portato in vacanza in Continente".

"Non sono più affezionato a Verona", rispose Juno.

"Vero, ma io contavo che mia figlia avrebbe studiato in Continente, e quindi, prima di accettare di vendere l'appartamento, portaci lì e facci vedere se è proprio impossibile viverci!"

"Ne riparliamo domattina, amore. Ora devi andare, e salutami le sorelline. Se foste tre uomini vi direi: 'In alto l'asta!', ma che potrei dire a tre donne?"

"Buon appetito e più grande piacere!", rispose sorridendo Rebecca.

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