Juno.00005.002.Yemoja - 002
Una volta a Sassari, a Yemoja toccò vuotare il furgone e mettere i cibi nei frigoriferi - perché Juno e Rebecca dovevano insegnare. Tornate dalla scuola, le diedero la chiave del bilocale e l'aiutarono a sistemare i bagagli. Rebecca doveva correggere dei compiti, per cui toccò a Juno accompagnare Yemoja in giro per La Maddalena, in modo che si familiarizzasse con le vie e riuscisse a tornare a casa senza l'aiuto del navigatore satellitare.
"Del mio telefonino ora che devo fare?", chiese Yemoja, e Juno disse: "Te ne compriamo uno cinese a poco prezzo. Conviene anche cambiare la SIM e darti un numero italiano. E devi crearti un account Google tuo personale".
"Un trauma per me. Finora solo la mia mail professionale era completamente privata - e solo perché me lo imponeva l'Ordine dei Medici".
"Me ne dispiace. Nella nostra famiglia invece ognuna ha la sua mail, ma una mailing list ci tiene tutte in contatto".
"Ottima idea", disse Yemoja, e Juno le chiese: "Hai provato a parlare con la ragazza che hai incontrato a Sassari?"
"Mi ha deluso. Inoltre, nemmeno lei è italiana, quindi non potrebbe aiutarmi".
"Ma che è accaduto?"
Yemoja trasse un profondo respiro e disse: "Immagina che tra le tue colleghe al convegno ci sia una bella donna cinese; non è vietato parlare ad una bella ragazza, e quindi mi sono avvicinata a lei. Abbiamo scoperto che entrambe eravamo interessatissime non solo alla salute, ma anche al piacere delle donne, e ci siamo scambiate tutto il nostro sapere, medico e non medico, in proposito. Mentre in Cina le tecniche sessuali, taoistiche e tantriche, sono diventate dei veri e propri protocolli, il mio popolo trasmette ai giovani maschi e femmine, durante i riti di iniziazione, ciò che riteniamo giusto essi sappiano della vita sessuale".
"Capisco", annuì Juno.
"Non abbiamo testi scritti - anche l'ifà, il nostro complesso metodo di divinazione, considerato dall'Unesco patrimonio immateriale ed orale dell'umanità, veniva trasmesso solo oralmente fino a qualche decennio fa - ma ti posso dire che ogni generazione aggiunge la sua esperienza, e mi hanno insegnato bene. Ho avuto inoltre la fortuna di non subire mutilazione genitale, purtroppo molto diffusa tra le etnie di lingua Yoruba, quindi la mia capacità di godere è intatta".
"Magnifico!"
"C'era attrazione tra noi, ma anche la curiosità di provare l'una all'altra cosa era capace di fare. Io ho dato tutta me stessa, mi sentivo la manifestazione di Oshun, l'Orisha dell'amore e delle acque dolci ..."
"Bello! E la tua ragazza?", interruppe Juno, e Yemoja rispose: "Lei si è dimostrata tecnicamente validissima, ma ho capito che la sua perizia non veicolava la sua energia sessuale, la sostituiva".
"Ahi!", osservò Juno, e Yemoja continuò: "Per usare una metafora musicale, è spiacevole comprare un disco di musica per organo, e scoprire che è stata suonata col sintetizzatore".
"Ti capisco", disse Juno, "Anche a me l'organo piace, e ritengo il sintetizzatore utile al massimo a scopo didattico. La vera musica per organo esige che si senta l'aria far risuonare le canne".
"Brava! Questo non sarebbe stato irrimediabile - ho conosciuto uomini e donne bloccati, e li ho aiutati a sbloccarsi - ma lei mi ha poi proposto un piccolo intervento di chirurgia estetica ..."
"Ahahahah!", scoppiò a ridere Juno, "Non le ha mai detto nessuno che se ti porti una persona a letto, perdi il diritto di criticare il suo aspetto?"
"Già. Il suggerimento era anche valido, lo ammetto, però mi sono detta: 'Non sei bloccata per un'educazione sbagliata - ti sei bloccata da sola!', ed ho perso la voglia di avere ancora a che fare con lei".
"Mah", disse Juno, "Ti sarai accorta che il mio seno non me lo ha regalato la mamma. Quando ne parlo, cosa che accade di rado, dico che con il lipofilling ho spostato la donna che era in me dalla pancia dove si nascondeva alle mammelle dove è fin troppo evidente, e questo giustificava l'intervento. Non sono perciò contraria alla chirurgia estetica".
"Nemmeno io. Ma devi essere tu a desiderare quest'intervento. Io non ho nulla di nascosto da evidenziare - il mio corpo ora corrisponde al mio spirito, ed un intervento che mi facesse vincere un concorso di bellezza creerebbe invece un insanabile conflitto. Sono contenta di come sono, ed è per questo che non ho avuto problemi a mostrarmi a voi ed a guardarvi".
"Grazie. Quindi lei non la incontrerai mai più?", disse Juno, e Yemoja rispose: "Era in ogni caso la storia di una sera. Anche senza questa gaffe non sarebbe continuata".
Juno si chiese se Yemoja non la rimpiangesse più di quanto volesse dare ad intendere, ma commentò: "Forse è meglio che tu ti rifaccia una vita in Italia prima di cercare un nuovo partner, di qualsiasi genere esso sia".
"Infatti. In questo momento non saprei capire se è l'amore od il bisogno ad unirmi a lui, a lei, a chiunque".
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