lunedì 2 ottobre 2017

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Tornate a casa, Juno cominciò a spiegare i principi del protocollo HACCP, premettendo: "Fa ridere che un avvocata in pensione spieghi proprio ad una dottora i principi dell'igiene degli alimenti, ma sono costretta".

"Niente paura. Alla peggio dimostro che mi insegni male", rispose ridendo Yemoja, che poi ascoltò bene che cosa esigeva da lei il protocollo HACCP.

Al termine della lezione, Juno aiutò Yemoja a configurare il telefonino nuovo, comprato durante la passeggiata, e, con l'aiuto di un computer, vi travasò i dati dal vecchio. In un'ora circa Yemoja aveva ricuperato tutti i dati e poteva resettare il telefonino vecchio, per non essere più rintracciata dal disgraziato marito.

Ad un certo punto, ad Yemoja si rabbuiò il volto, e mostrò a Juno una foto scattata al convegno di Sassari, e le disse: "Ingrandiscila in modo da puntare sulla terza dottoressa da sinistra per chi guarda".

Juno lo fece e disse: "Una dottoressa asiatica molto carina. Era lei la tua ragazza?"

"Sì".

"Vi siete scambiate i numeri di telefono?"

"I biglietti di visita. Ma lei mi ha detto di non usare i contatti dei biglietti, perché sono solo professionali. Mi avrebbe fatto avere i contatti personali, ma non accadrà più".

"Anche se ti ha offeso proponendoti un intervento di chirurgia estetica non riesci a dimenticarla".

"Ha saputo dirmi: 'Sei molto bella, ma così saresti uno schianto'".

"Pensi che accetterà il tuo corpo così com'è, senza aspirare a migliorarlo?"

"Vale la pena provarci".

"Prova a scriverle alla mail professionale. In che lingua vi siete parlate?"

"Anche lei si è laureata in Italia, e conosce l'italiano. Ora le scrivo".

Qualche minuto dopo, Yemoja raggiante mostrò a Juno la mail di risposta: "Ciao, Yemoja. Sono contenta di sentirti e mi scuso per averti proposto una cosa sbagliata. Ho visto che hai abbandonato il convegno, ma non capisco perchè. Dopodomani sera prendo il volo Olbia - Tel Aviv, ed abbiamo il tempo di salutarci prima di partire. Baci, Hua Xiuhe".

"Che bello!", disse Juno, "Vuoi che ti porti da lei?"

"Sì, ma non a Sassari", rispose Yemoja, "Ci troviamo all'aeroporto di Olbia prima della partenza. Ci salutiamo da amiche, non da amanti. Se mi rivuole, deve penare!"

"Ahi, ahi, ahi", disse Juno, "Mia moglie parlava così e poi mi ha sposata. Con tutto quello che hai notato in Xiuhe, ti sei presa una gigantesca cotta per lei. Certo che sarebbe divertente che voi due apriste uno studio di sessuologia in Sardegna".

"Dici?"

"Non abbiamo in Sardegna l'equivalente dei tantra buddhisti o delle iniziazioni rituali yoruba, ma le donne sarde sono le italiane che più usano la pillola e meno abortiscono".

"Me lo hanno detto infatti".

"Sono abituate a controllare la loro sessualità da millenni. Avreste sicuramente molte clienti".

"Calma. Al convegno mi hanno spiegato che in Sardegna i consultori funzionano meglio che altrove, e questo spiega questi primati - lodo le donne sarde che hanno saputo imporre le loro esigenze meglio delle altre. Avremmo sicuramente delle clienti, ma chi ritiene di avere solo l'esigenza base di separare il coito vaginale dal concepimento, o di curare la propria salute, non avrà bisogno proprio di noi".

"Tra l'altro, non ho fatto in tempo a dirlo, la mia famiglia gestisce una banca dello sperma a Bosa, non lontano da Sassari".

"Però. Avete molti clienti?"

"È una banca molto particolare - non rifiutiamo lo sperma di nessuno, perché vogliamo offrire la possibilità di figliare anche a chi non è più giovane od ha una disabilità. Ma le clienti hanno un completo dossier sullo sperma e su chi l'ha donato".

"Riuscite a quadrare i conti? Il margine di guadagno in queste cose è molto basso, solo grandi compagnie riescono a ripagare gli investimenti ed a guadagnarci".

"I poventi coprono appena i costi. Se dovessi vivere di quella, avrei già cambiato mestiere".

"Me la fai visitare?"

"Di quella banca se ne dovrebbe occupare Giaele - non so se ti ha detto che è neurochirurga e nutrizionista - ma, come vedi, non ha tempo di seguirla. Potrebbe interessarti, una volta ottenuto l'asilo politico, dirigerla tu?"

"Devo vedere se riesco a tenere aperto anche lo studio di sessuologia che mi hai proposto di fondare con Xiuhe. Sono tutte e due buone idee".

"Facciamo così", disse Juno, "Domattina, prima dell'alba io e te andiamo a Bosa con il furgone frigo. Ti faccio vedere la città (che è più piccola de La Maddalena), e la banca dello sperma, così puoi prendere una decisione. Verso le dieci del mattino ripartiamo con anche Giaele a bordo, che così può risolvere eventuali tuoi dubbi, ed hai tempo di pensarci fino alla concessione dell'asilo politico".

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