Juno.00006.015 - Trinidad - 015
Juno rendeva felice sua moglie (ed era convinta di aver reso felici anche Yemoja e Xiuhe, quando ne aveva avuto la possibilità, ma aveva un cruccio di cui volle parlare con Rebecca.
"Mi sto chiedendo se è il caso che continui ad essere ebrea", le disse Juno.
Rebecca rispose: "Non sono ebrea, non sono quella che può consigliarti. So che per la tua denominazione, l'ebraismo umanista, l'ebraicità è come l'appartenenza ad una nazione per Ernest Renan - un plebiscito da rinnovare ogni giorno".
"Complimenti per la citazione!", rispose Juno, e Rebecca disse: "Ovviamente, puoi decidere di non rinnovare quest'appartenenza. Ma una decisione del genere è grave, e mi piacerebbe sapere perchè la vuoi prendere".
"Quello che succede in Israele - non solo quello che ha raccontato Yemoja - mi piace sempre di meno. Ed essere ebrea è molto faticoso".
"Mah", disse Rebecca, "Posso solo dirti che penserei al tuo posto. Nessun paese al mondo è all'altezza dei suoi ideali, e nessuna religione al mondo. Da almeno vent'anni mi trovo all'opposizione rispetto a tutti i governi italiani, ed ogni volta che accendo la TV mi chiedo sempre che nuova tortura hanno inventato per farmi più male. Non per questo voglio rinunciare alla cittadinanza italiana".
"Bell'argomento", rispose Juno, e Rebecca disse: "Penso che molti americani sotto Trump e molti israeliani sotto Netanyahu pensino una cosa del genere. Non per questo gettano la spugna e smettono di lottare".
"Essere ebrea non mi ha giovato molto", disse Juno, e Rebecca ribattè: "Non cito JFK, che nel suo discorso di insediamento disse che i suoi concittadini non dovevano chiedersi che cosa il paese poteva fare per loro, ma cosa potevano fare loro per il paese ..."
"Anche se JFK era un cattolico d'origine irlandese, le sue parole sono adatte alla mia situazione", ammise Juno, e Rebecca riprese: "Certo, non hai una comunità da frequentare, ma è una delle conseguenze della Sindrome di Asperger da cui sei affetto come me e le mie sorelle. Non puoi dar la colpa all'ebraismo della tua solitudine - qualsiasi altra comunità religiosa ti metterebbe nella stessa situazione. E, curiosamente, hai scelto una denominazione ebraica che non ha comunità in Europa, e che non può chiederti di frequentarla fisicamente".
"Vero. Altri si lamenterebbero anche che l'ebraismo non li ha fatti ricchi ...", disse Juno, e Rebecca ribattè: "... ma tu mi insegni che lo stereotipo degli ebrei ricchi è appunto uno stereotipo. Il tuo patrimonio è opera delle tue mani, non di una càbala".
"E poi", continuò Rebecca, "Pensa a che cosa ti ha dato l'ebraismo: non hai la rigidità in tema di morale sessuale di molti cattolici, e come disse un tuo vecchio amico veneziano, gli ebrei sono devoti a Dio ma molto curiosi dell'esistenza altrui - non per nulla la maggior parte degli antropologi di vaglia è ebrea. Ed il fatto che la civiltà ebraica sia multiculturale e multilingue impone una grande apertura mentale. Sei riuscita a stabilire ottimi rapporti (non solo sessuali) con una donna nigeriana come Yemoja ed una donna cinese come Xiuhe. Quante sono le persone che conosco capaci di questo?"
"Poche", rispose Juno, "Ma è in parte merito dell'aver lavorato in una multinazionale, non solo della mia ebraicità".
"Va bene", disse Rebecca, "Ma la tua multinazionale non avrebbe potuto nulla contro la tua Sindrome di Asperger, che tende a chiudere le persone in ristretti interessi ed a diffidare dell'umanità (non che abbiano tutti i torti); l'ebraismo ti ha obbligato ad aprirti in maniera superiore a quella di molte neurotipiche".
"Va bene, ho capito, la mia ebraicità mi ha aiutato in modo consistente, anche se ho pagato dei bei prezzi per questo", disse Juno, e Rebecca rispose: "Pazienza per quello che ti è costato. Pensa a quanto ci hai guadagnato!"
"Ed io che volevo fare l''iyalawo' (sacerdotessa ed indovina yoruba)", disse Juno, e Rebecca rispose: "Per soldi? Lascia perdere. Non credo che avresti il coraggio di chiedere dei soldi per una cosa della cui efficacia dubiti tu stessa".
"Aldilà del denaro", osservò Juno, "la religione yoruba ha una notevole profondità spirituale e mi piacerebbe, come già detto, aprirla al dialogo con le 'religioni del libro'".
"Ma non devi diventare un'iyalawo per questo. Puoi chiedere a Xiuhe di avere anche questo genere di rapporti (non solo coniugali, ma anche interreligiosi) con Yemoja, oppure puoi provare tu ad inaugurare questo dialogo", rispose Rebecca.
"Considerato che se ti arruoli in Marina, avrò molto tempo libero", disse Juno facendo ridere Rebecca, "Mi conviene pensare davvero a quest'impresa".
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