mercoledì 27 dicembre 2017

Juno.00009.004 - Yggdrasill - 004


Qualche giorno dopo, Yemoja si trovò nello studio un signore di nome Victor Basenji.

"In che posso esserle utile?", gli chiese, stupita che un uomo si rivolgesse ad una ginecologa, e Victor rispose: "Può eseguirmi subito una visita ginecologica?"

Yemoja si stupì della richiesta, ma diede una rapida occhiata al petto, ai fianchi, al cavallo dei pantaloni, ed al mento, e si disse: "Potrebbe essere un trans FtM. In ogni caso, trema come una foglia, odora di sangue ... mestruale, e devo aiutarlo".

La visita confermò il sospetto, Yemoja eseguì un'ecografia pelvica e disse: "Signor Basenji, lei ha mai ricevuto una terapia ormonale sostitutiva?"

"No", rispose Victor, "Dopo che mi hanno asportato ambo le mammelle per un cancro ho cominciato a vivere da uomo e questo è bastato per autorizzare il giudice a farmi transizionare".

"Ecco", disse Yemoja, "l'ecografia fa pensare che lei abbia una seria forma di endometriosi, e questo spiega anche i suoi sintomi. Io le prescriverei dei contraccettivi orali, per bloccare il ciclo mestruale per alcuni mesi - ma temo che la sua forma sia tanto grave da richiedere infine l'isterectomia ed il 'curettage' della cavità addominale".

"Uhi!"

"Lo so", disse Yemoja, "Mi spiace darle questa notizia. Ammetto che passerei direttamente al bisturi".

"Non si possono prendere per qualche mese i contraccettivi e poi prendere appuntamento con il chirurgo?"

"Signor Basenji, mi pare che la sua situazione sia abbastanza seria".

"Ma ho una campagna elettorale da condurre!", rispose Victor.

"Campagna elettorale?", chiese stupita Yemoja, e Victor rispose: "Sono il candidato sindaco della Lista Azzurra per la città di Bosa! Non lo sapeva?"

"Ammetto di no, anche perché penso che voterò per la Lista Rossa", rispose Yemoja.

"Beh, spero che non voglia farmi perdere con mezzi sleali!", rispose scherzando Victor.

Yemoja sorrise e disse: "Calma, come medico è mio dovere aiutarla, come cittadina è mio dovere fare in modo che la competizione elettorale si svolga lealmente. Dopo l'operazione lei sarà certo in grado di fare il sindaco, se vince; prima lei dovrà stare molto attento, anche se gli ormoni le daranno un po' di respiro".

"Le elezioni sono fra tre mesi - quattro mesi di tregua me li può concedere?"

"Ci possiamo provare", disse Yemoja, "Ma le consiglierei di prepararsi all'eventualità di andare in ospedale prima del previsto. Un vice capace ce l'ha?"

"Per chi mi ha preso?", rispose Victor, "Certo, abbiamo in lista tutte persone di vaglia, non c'è pericolo che l'amministrazione rimanga paralizzata se mi devo assentare per malattia!"

"Allora, lei ha mai preso la pillola contraccettiva?", chiese Yemoja, e Victor rispose: "No".

"Ha mai avuto allergie od intolleranze a farmaci?"

"No", rispose Victor, Yemoja compilò la ricetta per la pillola, e l'impegnativa per ulteriori esami, e disse a Victor: "L'ecografia gliel'ho fatta io perché avevo l'apparecchio e so interpretare le sue immagini; la risonanza magnetica se la deve purtroppo far fare ad Oristano, od in altre località sarde. Questa pillola di solito è efficace nei casi di endometriosi, ma ci vediamo fra un mese per vedere se sta funzionando od occorre cambiarla".

"Grazie. Quanto le devo?"

"Le presenterà il conto la segretaria. Buona giornata, e vinca il migliore!"

La sera, Yemoja confidò alla moglie Xiuhe, ginecologa anche lei, che cosa era successo, e Xiuhe disse: "Non sapevo che Victor Basenji fosse trans. Sapevo che era uno dei tanti cittadini britannici che era riuscito a comprare una bella casa a Bosa nei primi anni del millennio, e si vede che ha ottenuto la cittadinanza italiana ed ha deciso di entrare in politica".

"Che ne pensi?", chiese Yemoja, e Xiuhe disse: "Avrei preferito un trans che facesse il militante per un partito di sinistra, anziché uno 'stealth' che si candida per una lista conservatrice. Però vedo che la Lista Azzurra si astiene dalla retorica xenofoba ed omofoba di molte liste conservatrici".

"Pensi che lo sappiano che Victor è trans?", chiese Yemoja, e Xiuhe rispose: "Da quello che sono riuscita a sapere, lui si chiamava già 'Victor' ed era anagraficamente maschio quando si è stabilito a Bosa nel 2002; ha vissuto per anni come traduttore ed insegnante di inglese, anche se il suo accento africano lo svantaggia alquanto, e Giovanna gli ha qualche volta chiesto di fare da interprete quando ha avuto a che fare con persone di origine nigeriana che parlavano un italiano improbabile ed un inglese appena migliore".

"Potremmo considerarlo la versione nera di David Cameron", osservò Yemoja, "familista, ma abbastanza accorto da non avere una sola definizione di famiglia, e contrario alle forme più evidenti di razzismo".

"Magari diventa davvero sindaco della città", disse Xiuhe, "visto che ha un nome beneaugurante".

"Victor = vincitore?"

"No", rispose Xiuhe, "Forse non sai che gli ultimi sindaci della città di Bosa avevano per cognome il nome di una razza di cani. Erano brave persone, anche se non sempre ne condividevo il programma, e se Victor diventa sindaco, perpetua la tradizione, perché 'Basenji' è il nome di una razza di cani africana!"

Yemoja rise, e Xiuhe aggiunse: "Tra l'altro, Victor è sposato con una donna di nome Mary, anche lei di origine nigeriana ma anche cittadina britannica ed italiana".

"La conosci bene? È una tua paziente?"

"Sì. Una donna colta ed energica. Se suo marito diventa sindaco, avremo l'equivalente di Michelle Obama e Raissa Gorbaciova sulle rive del Temo".

"Stai facendo campagna elettorale per Victor?", chiese Yemoja, e Xiuhe disse: "No, perché poi me la negheresti fino alla proclamazione dei risultati. Faccio però notare che, se vogliamo questo stabilimento di farmaci e macchine per l'arborizzazione delle placente qui a Bosa, ci conviene convincere ambo i contendenti, non solo la Lista Rossa, che sarebbe un bene per la città e per tutti. Forse è possibile convincere anche la Lista Azzurra a sostenerci".

"E se non ci riusciamo e la Lista Azzurra vince?", chiese Yemoja, e Xiuhe rispose: "L'hai detto tu stessa che Bosa non è insostituibile, anzi, altrove non saremo costretti a dissalare l'acqua di mare (perché la fornitura d'acqua potabile a Bosa è appena sufficiente, e per giunta non affidabile, perché la condotta che rifornisce la città continua a rompersi - tutti gli abitanti di Bosa che se lo potevano permettere hanno installato un'autoclave). Se il nuovo sindaco non sente ragioni, lo salutiamo".

lunedì 25 dicembre 2017

Juno.00009.003 - Yggdrasill - 003


Il colloquio con le nipoti convinse Xiuhe a convocare un consulto di famiglia per decidere che obbiettivi perseguire sfruttando il processo di arborizzazione delle placente che avevano messo a punto.

"Quello che ti hanno chiesto Edna ed Ester", disse Juno, "Mi pare ragionevole; pensi che sarà possibile modificare le placente esistenti in modo da dotarle di un utero artificiale?"

"Certo", rispose Xiuhe, "E penso che prima ancora riusciremo a produrre gli ovuli o gli spermatozoi di Edna ed Ester, permettendo loro di diventare padri o madri, a scelta".

"Bene", disse Yemoja, "Ma credo che il motivo per cui Xiuhe abbia convocato il consiglio di famiglia sia un altro. Spiegacelo".

"In sostanza", disse Xiuhe, "Dobbiamo decidere la politica dei prezzi. Se vogliamo diventare ricche, possiamo imporre un prezzo; se vogliamo diventare benefattrici dell'umanità, un altro".

Juno avvertì: "Non sappiamo ancora se queste placente arborizzate possano avere effetti nocivi sulle persone o sull'ambiente. La politica dei prezzi deve consentirci un'adeguata copertura assicurativa".

Giaele ribattè: "L'assicurazione non è la risposta. Possiamo ormai dire che danni evidenti a breve termine queste placente non ne provocano - quelli che dobbiamo temere sono gravi danni a lungo termine, che sbancherebbero tutte le assicurazioni del mondo. La risposta è un'attenta sperimentazione pluriennale prima dell'immissione in commercio".

Yemoja disse: "Alcuni condomini hanno appartamenti di diverse taglie - chi affitta o compra un appartamento grande lo paga più di quello che vale, per sussidiare l'affitto o l'acquisto degli appartamenti più piccoli".

"Capita soprattutto nei 'cohousing'", osservò Hera, che aggiunse: "Come vuoi applicare questo modello alle nostre placente?"

"Lo applicherei al contrario: supposto che una placenta individuale costi 10 mila Euro, una placenta familiare che può nutrire 12 persone la farei pagare 90 mila Euro; una placenta collettiva che può nutrire 120 persone (anche non imparentate, ma selezionate secondo regole che il titolare può stabilire), 450 mila Euro. Questo per i modelli senza utero".

"Una specie di tariffa a scalare", disse Juno, "e l'idea tua è che le placente vengano vendute anziché affittate".

"Solo per quelle collettive potrebbe aver senso l'affitto anziché la vendita", osservò Juno, "Le altre sono troppo legate ad una persona o famiglia".

"Pensi che questi prezzi coprano i costi?", chiese Giaele a Juno, ma fu Rebecca a rispondere: "Se si parte dalla placenta del titolare, sono addirittura un furto; se si parte dalle cellule staminali, li coprono appena. Bisognerà differenziare".

Hera chiese: "Sembra che nelle linee generali siamo d'accordo. Sbaglio, Xiuhe, o tu e Rebecca state progettando un grande stabilimento per queste placente?"

Xiuhe corresse: "Lo stabilimento produrrà da una parte i farmaci che permetteranno ad una placenta di arborizzarsi e trasformarsi in individuale o familiare, dall'altra ospiterà i macchinari che permetteranno di sviluppare placente individuali, familiari e collettive a partire da cellule staminali. Le placente collettive deriveranno solo dalle cellule staminali".

"Abbiamo i finanziamenti per questo?", insistè Hera, e Juno rispose: "Un consorzio di banche d'affari ci ha detto: 'Il giorno in cui avrete l'Autorizzazione all'Immissione in Commercio apriamo i cordoni della borsa'".

"Dimentichi una cosa", osservò Debora, "Occorrono tutte le licenze ed autorizzazioni per la costruzione dello stabilimento. E molto dipende dalle prossime elezioni comunali".

"Già", osservò Yemoja, "Perché delle liste in lizza, una è favorevole e l'altra contraria a questo stabilimento".

"Come mai?", chiese Xiuhe, ed Hera rispose: "I contrari vedono nelle placente arborizzate uno snaturamento dell'umanità", e Juno polemica disse: "Uno snaturamento che riduce l'impronta ambientale di ogni essere umano".

giovedì 7 dicembre 2017

Juno.00009.002 - Yggdrasill - 002


Mentre Yemoja riusciva infine a far produrre la bambagia del cotone alle placente arborizzate, Xiuhe le diede una magnifica notizia: su consiglio di Juno, aveva presentato la domanda di brevetto farmaceutico dell'arborizzazione delle placente dei neonati, della loro rigenerazione dalle cellule staminali del titolare, e della "cessione" delle medesime ad altro titolare.

Un brevetto farmaceutico dura dai 20 ai 25 anni (l'estensione si ha se l'Autorizzazione all'Immissione in Commercio viene concessa dopo oltre 5 anni dalla domanda) - questo significava che, anche a far pagare un prezzo ragionevole ("ragionevole" tenuto conto che queste placente arborizzate avrebbero consentito al titolare di vivere di rendita per tutta la vita, pagando solo la risibile IMU sui 16 mq di terreno agricolo su cui essa era piantata - il contante se lo sarebbe potuto procurare vendendo la seta od il cotone placentari da filare) il trattamento, Casa Dejana sarebbe diventata in quei 25 anni più ricca della Apple!

Mentre Yemoja (in quanto medico) e Rebecca (in quanto ingegnere) progettavano lo stabilimento per produrre tutto il necessario per l'arborizzazione, Edna ed Ester, le figlie siamesi di Hera, posero a Xiuhe quest'interrogativo:

"Noi abbiamo la Sindrome da Insensibilità Completa agli Androgeni, detta anche Sindrome di Morris, giusto?"

"Ve l'abbiamo spiegato da quand'eravate bambine", rispose Xiuhe, e le ragazze ripresero: "Ci avete detto che siamo anche sterili, vero?"

"Purtroppo sì", spiegò Xiuhe, "Il cromosoma Y che avete è stato sufficiente a trasformare le gonadi originarie in testicoli, ma poiché anche tali testicoli sono insensibili agli androgeni che essi stessi producono, essi non sono capaci di completare la spermatogenesi".

"Mah", osservò Edna, "Siete riuscite a fare delle complesse placente arborizzate con le cellule staminali dei bambini; non è che riuscite a crearci degli spermatozoi con le nostre?"

Xiuhe fu colta di sorpresa e rispose: "In teoria è possibile, e potremmo creare anche degli ovuli, da fecondare o fecondati - dovreste però procurarvi una donna disposta a portare avanti una gestazione per voi".

Ester disse: "Un utero artificiale, magari all'interno di una placenta arborizzata, non riuscite a crearlo?"

Xiuhe rispose: "Avete deciso di farci diventare ricche sfondate! Lo sapete quante donne vorrebbero delegare la gravidanza ad un altro essere?"

"Per non parlare della possibilità di salvare il feto se la madre si ammala od ha un grave incidente", osservarono le figlie siamesi di Hera.